Quella di ieri è stata una grande giornata No Tav!
Una
giornata di gioia ma anche di determinazione, di quelle giornate che
rimangono impresse e siamo contenti che questa volta lo saranno non solo
nei nostri cuori, ma anche in quelli di tanti amici No Tav venuti da
tutta Italia per partecipare al Festival Alta Felicità.
La
gita al cantiere per la prima volta in 3 anni ha spinto
l’organizzazione ad interrompere le attività del Festival per
un’iniziativa di mobilitazione, alla luce della volontà del movimento di
ribadire una volta in più, casomai ce ne fosse bisogno, che questa
lotta dopo quasi 3 decenni è ancora forte e determinata.
La
gita ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone che subito dopo
pranzo, nonostante il divieto di transito della prefettura nella zona
attorno al cantiere, si sono mosse dall’area del Festival in direzione
Clarea.
Tra
forti piogge e repentine schiarite, diversi chilometri sono stati
macinati senza mai perdere l’entusiasmo ed arrivati davanti i jersey
posti dalla Questura torinese per impedire l’avvicinamento al cantiere,
sono stati i più “anziani” della valle a tagliare col flessibile le
recinzioni metalliche.
Questo
gesto ha dato il via ad una vera e propria operazione di smontaggio che
in pochi minuti ha permesso al grosso corteo di avanzare lungo il
sentiero, fino a raggiungere la prossimità delle reti del cantiere
difese da carabinieri in assetto antisommossa e la questura torinese.
La
loro offensiva presenza non ha fatto desistere i No Tav che per diverso
tempo hanno intonato cori e slogan per poi rientrare al Festival che
nel frattempo era pronto a riprendere la sua programmazione musicale.
Crediamo
che ci si possa per ora salutare lasciandoci con alcune considerazioni
molto importanti, la prima delle quali è che questa giornata e tutte le
altre del festival che stanno vedendo la partecipazione di decine di
migliaia di persone, sono la dimostrazione lampante della forza e della
salute del movimento che continua a sfidare con coraggio tutti coloro
che provano ad intralciarne il cammino.
La
seconda, ma non per importanza, che non deleghiamo a nessuno la nostra
lotta, che si tratti di governi o di politici di passaggio, poiché noi
c’eravamo 25 anni fa, ci siamo oggi e ci saremo sempre!
La
terza, e su questa ci teniamo non ci siano dubbi, è che non ci facciamo
abbagliare da chiacchiere e mezze promesse, per noi contano soli i
fatti ed oggi quello che vogliamo è lo stop immediato dei lavori , la
smilitarizzazione della nostra valle e il licenziamento in tronco della cricca Foietta e Virano. Tutto il resto è niente!
Ringraziando
ancora tutti coloro che ieri ci hanno accompagnato in questa splendida
giornata, vi diamo appuntamento in autunno in valle per una grande
mobilitazione che sappia trasformare alcuni dei nostri buoni propositi
in realtà.
Avanti No Tav!
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