Cassola (Vicenza) Nell'appartamento dell'uomo è stata trovata una carabina. L'indagato sostiene che voleva sparare a un piccione.
...A Caserta, sempre ieri, un migrante della Guinea richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza, è stato colpito in pieno volto con una pistola ad aria compressa.
Ancora due migranti feriti da spari. Dopo
la piccola nomade che è in gravi condizioni a Roma, i pallini di due
armi ad aria compressa hanno preso di mira stavolta un operaio di
Capoverde a Cassola (Vicenza) e un richiedente asilo di un centro di
accoglienza a San Cipriano d'Aversa (Caserta).
Nonostante il monito del capo dello Stato Sergio Mattarella - che all'indomani del ferimento della piccola aveva detto che "l'Italia non può somigliare a un Far West dove un tale compra un fucile e spara dal balcone ferendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione" - è sempre più preoccupante l'escalation di questi episodi.
Ieri pomeriggio, a Cassola, nella piazza principale dove si stavano allestendo le luminarie per la festa patronale, un operaio originario di Capo Verde, 33 anni, dipendente di una ditta di impianti elettrici di Vicenza, si trovava su un ponteggio, a sette metri d'altezza davanti alla sede del Municipio. Improvvisamente ha udito uno sparo e ha avvertito un bruciore nella regione lombare sinistra, da dove ha cominciato a sanguinare. L'uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato all'ospedale "San Bassiano" di Bassano del Grappa per le cure e gli accertamenti: sette i giorni di prognosi per le ferite riscontrate. I carabinieri hanno cercato di individuare il luogo dal quale era stato esploso il colpo, indirizzandosi verso un condominio poco lontano. Sul terrazzo condominiale sono stati trovati alcuni pallini in piombo per un'arma ad aria compressa, compatibili con quelli che avevano colpito l'operaio.
All'interno dell'appartamento di uno degli inquilini, un quarantenne disoccupato, è stata scoperta una una carabina calibro 4,5 mm "Stoeger", con le relative munizioni, che l'uomo ha ammesso di aver usato, sostenendo di aver mirato a un piccione. Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose.
A Caserta, sempre ieri, un migrante della Guinea richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza, è stato colpito in pieno volto con una pistola ad aria compressa.
Il giovane, che ha riportato una ferita superficiale, guaribile in pochi giorni, ha raccontato di essere stato avvicinato da due ragazzi in moto che hanno poi fatto fuoco con l'arma colpendolo al volto.
Qualche settimana fa un episodio simile avvenne sempre a Caserta, denunciato da due immigrati africani.
Episodi, quelli avvenuti ieri, ultimi di una serie che solo nell'ultimo mese si sono verificati anche in altre città italiane. Emanuele Fiano, deputato del Pd, ricorda che "i leader di governo dovrebbero conoscere il peso delle parole, ma cercano solo consenso. Macerata, Forlì, Caserta, adesso Vicenza, la vicenda della bimba Rom da chiarire. Non sono più casi". Sulla stessa scia Alessandra Moretti, consigliera regionale veneta del Pd, che interviene sulla vittima di Cassola: "Quando si indicano gli immigrati come causa di ogni problema usando espressioni disumane, poi non ci si può meravigliare se accadono certi episodi, che purtroppo stanno diventando quasi quotidiani.
Totale vicinanza e solidarietà al lavoratore ferito, adesso attendiamo il tweet del ministro dell'Interno".
Nonostante il monito del capo dello Stato Sergio Mattarella - che all'indomani del ferimento della piccola aveva detto che "l'Italia non può somigliare a un Far West dove un tale compra un fucile e spara dal balcone ferendo una bambina di un anno, rovinandone la salute e il futuro. Questa è barbarie e deve suscitare indignazione" - è sempre più preoccupante l'escalation di questi episodi.
Ieri pomeriggio, a Cassola, nella piazza principale dove si stavano allestendo le luminarie per la festa patronale, un operaio originario di Capo Verde, 33 anni, dipendente di una ditta di impianti elettrici di Vicenza, si trovava su un ponteggio, a sette metri d'altezza davanti alla sede del Municipio. Improvvisamente ha udito uno sparo e ha avvertito un bruciore nella regione lombare sinistra, da dove ha cominciato a sanguinare. L'uomo è stato immediatamente soccorso e trasportato all'ospedale "San Bassiano" di Bassano del Grappa per le cure e gli accertamenti: sette i giorni di prognosi per le ferite riscontrate. I carabinieri hanno cercato di individuare il luogo dal quale era stato esploso il colpo, indirizzandosi verso un condominio poco lontano. Sul terrazzo condominiale sono stati trovati alcuni pallini in piombo per un'arma ad aria compressa, compatibili con quelli che avevano colpito l'operaio.
All'interno dell'appartamento di uno degli inquilini, un quarantenne disoccupato, è stata scoperta una una carabina calibro 4,5 mm "Stoeger", con le relative munizioni, che l'uomo ha ammesso di aver usato, sostenendo di aver mirato a un piccione. Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose.
A Caserta, sempre ieri, un migrante della Guinea richiedente asilo e ospite di un centro di accoglienza, è stato colpito in pieno volto con una pistola ad aria compressa.
Il giovane, che ha riportato una ferita superficiale, guaribile in pochi giorni, ha raccontato di essere stato avvicinato da due ragazzi in moto che hanno poi fatto fuoco con l'arma colpendolo al volto.
Qualche settimana fa un episodio simile avvenne sempre a Caserta, denunciato da due immigrati africani.
Episodi, quelli avvenuti ieri, ultimi di una serie che solo nell'ultimo mese si sono verificati anche in altre città italiane. Emanuele Fiano, deputato del Pd, ricorda che "i leader di governo dovrebbero conoscere il peso delle parole, ma cercano solo consenso. Macerata, Forlì, Caserta, adesso Vicenza, la vicenda della bimba Rom da chiarire. Non sono più casi". Sulla stessa scia Alessandra Moretti, consigliera regionale veneta del Pd, che interviene sulla vittima di Cassola: "Quando si indicano gli immigrati come causa di ogni problema usando espressioni disumane, poi non ci si può meravigliare se accadono certi episodi, che purtroppo stanno diventando quasi quotidiani.
Totale vicinanza e solidarietà al lavoratore ferito, adesso attendiamo il tweet del ministro dell'Interno".
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