martedì 24 luglio 2018

Grecia. Incendi Grecia, Atene assediata dalle fiamme: 60 morti e 556 feriti, migliaia di turisti in fuga

"Abbiamo visto scene raccapriccianti, con almeno 12 ore di inferno e orrore" ha detto l'ambasciatore italiano in Grecia Efisio Luigi Marras. 

F.Q.
La zona più colpita è la località turistica di Mati, a 40 chilometri della capitale, dove sono state ritrovate 26 vittime nel cortile di una villa. L'ipotesi è che si tratti di incendi dolosi. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha dichiarato 3 giorni di lutto nazionaleLe grandi pinete intorno ad Atene bruciano senza sosta da lunedì pomeriggio: le fiamme hanno già ucciso 60 persone e stanno mettendo in ginocchio tutta la Grecia. Alcuni dei corpi sono stati trovati in mare, dove probabilmente cercavano una via di fuga, altri all’interno delle proprie abitazioni distrutte dal fuoco. I feriti sono 556, come riferisce la Croce Rossa. Fra questi 16 sono bambini e sono in gravi condizioni ma il bilancio è ancora provvisorio. “Abbiamo visto scene raccapriccianti, con almeno 12 ore di inferno e orrore” ha detto l’ambasciatore italiano in Grecia Efisio Luigi Marras, a Rainews24. Il maggior numero delle vittime si registra nella località turistica di Mati, a circa 40 chilometri a nord est di Atene,  e nella cittadina di Rafina, sulla costa ad est della capitale greca. “Ho visto cadaveri, auto bruciate, mi sento fortunata ad essere viva. Mati non esiste nemmeno più come insediamento” ha detto una testimone alla tv greca Skai.

Di questa mattina il ritrovamento da parte della Croce rossa di 26 persone carbonizzate nel cortile di una villa. Gli incendi sono fuori controllo: decine di fattorie sono state distrutte, così come ettari di foreste. Ad alimentare le fiamme c’è il forte vento che ha iniziato a soffiare nella notte con raffiche oltre i 60 km, mentre un’ondata di calore ha innalzato le temperature nel paese intorno ai 40 gradi. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
LE TESTIMONIANZE – Per la tv greca Skai le immagini di Mati, la cittadina più colpita dagli incendi in Grecia, “ricordano lo scenario macabro di Pompei”: i soccorritori hanno trovato tra l’altro i corpi carbonizzati di due donne morte abbracciate ai loro bimbi. Alcune persone, prosegue l’emittente sul proprio sito, hanno cercato di sfuggire alle fiamme correndo verso il mare, ma una scogliera li ha costretti a tornare indietro per cercare un’altra via di fuga, e non ce l’hanno fatta. “La gente piange, urla al telefono, mentre bruciano le auto parcheggiate e le sirene risuonano ovunque. L’aria è torrida, le fiamme sono vicine”, è la drammatica testimonianza di un cronista nei pressi di Rafina, non lontano da Penteli, epicentro dell’incendio. “Per fortuna c’è il mare, siamo scappati in mare, perché le fiamme ci stavano inseguendo fino in acqua -ha raccontato un altro testimone citato dalla Bbc online- Il fuoco ci ha bruciato la schiena e ci siamo tuffati in acqua. Ho detto ‘mio Dio, dobbiamo correre a salvarci'”. “Il fuoco infuria senza sosta, facciamo appello ai residenti di dirigersi verso Corinto per proteggere se stessi e i propri figli”, è il drammatico appello del vicesindaco di Megara, che sorge nei pressi di Kineta, dove le fiamme avanzano con maggiore velocità. Insieme ai vigili del fuoco e alle squadre di emergenza, anche la guardia costiera, insieme a barche di pescatori e di turisti, sono state impegnate nelle operazioni di salvataggio delle migliaia di persone che hanno cercato riparo sulle spiagge rimanendo poi intrappolati dalle fiamme. “Speriamo di spegnere gli incendi entro oggi”, ha detto un portavoce dei vigili del fuoco, spiegando che durante la notte è calato il forte vento che ha fatto propagare rapidamente il fuoco.
UNA TASK FORCE INTERNAZIONALE PER SPEGNERE LE FIAMME – Sono migliaia gli abitanti e i turisti presenti nella zona che scappano verso le spiagge per essere evacuati da navi della marina, yacht e barche da pesca, mentre il governo greco ha chiesto l’aiuto degli altri Paesi dell’Unione Europea per arginare gli incendi. “Faremo tutto quello che è umanamente possibile per domarli”, ha detto il premier Alexis Tsipras che ha dichiarato lo stato di emergenza nell’area metropolitana di Atene, dopo essere rientrato in anticipo da una visita di Bosnia-Herzegovina. Tsipras ha anche avanzato l’ipotesi che gli incendi siano di natura dolosa. Il fumo denso, arrivato fin sulla capitale, ha costretto alla chiusura della principale autostrada di collegamento con il Peloponneso. L’Italia, la Germania, la Polonia e la Francia hanno inviato aerei Canadair, mezzi e vigili del fuoco. Una squadra di 64 pompieri e paramedici, due camion dei vigili del fuoco mandati da Cipro e Spagna è già arrivata nell’Attica, mentre anche la Turchia ha offerto il proprio sostegno alla Grecia.
LA FARNESINA VALUTA LA PRESENZA DI ITALIANI – Il ministero degli Esteri, attraverso l’Unità di crisi e l’ambasciata d’Italia ad Atene, sta verificando con le autorità locali l’eventuale coinvolgimento di cittadini italiani nei gravi incendi che stanno colpendo la Grecia e lavora per l’assistenza ai nostri connazionali. Lo rende noto la Farnesina su Twitter. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto esprimere la sua solidarietà con un tweet:”Profondamente scossi per la morte di tante persone a causa degli incendi in Grecia. L’Italia si stringe attorno alla popolazione greca e si è già attivata mettendo a disposizione due Canadair”. “Siamo al sicuro in hotel ad Atene. Il volo di ieri è stato soppresso e ci hanno portato in albergo. Dovremmo ripartire oggi. Il cielo di Atene ieri era color giallo sembrava una tempesta di sabbia, era il colore del fuoco” ha raccontato Michele D’Ambrosio, ex sindaco di Santeramo (Bari), che si trova con altri italiani in vacanza ad Atene.

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