Intervista al
Corriere. Boccia il decreto Dignità perché "rischia di aumentare la
disoccupazione". Consiglia il modello tedesco: "L'ho anche detto a Di
Maio".
Quello che vede non gli piace. La
speranza che i 5 Stelle portassero una ventata di novità nella politica
italiana si sta consumando giorno dopo giorno, specie dal giorno
dell'alleanza con la Lega che ha portato al Governo Conte. Per il
sociologo
Domenico De Masi, intervistato dal Corriere della Sera, tutto questo rafforza la sua convinzione che per M5S era "meglio il Pd".
"Salvini si sta mangiando il Movimento. I Cinque Stelle sono un
mucchio di sabbia, sono friabili, meno compatti, rischiano di
sgretolarsi. La Lega invece ha una tradizione territoriale e di
governo".
A De Masi non piace il Decreto Dignità, perché "si rischia di aumentare la disoccupazione".
"Mi servo di un esempio per spiegare cosa sta succedendo. Mio padre
era un medico ed è deceduto in età abbastanza giovane perché ebbe
contemporaneamente il diabete e la nefrite. Curando la prima, lo
distrusse la seconda. Ecco l'Italia si trova in questa situazione. Da
anni il mercato del lavoro è entrato nel tunnel della precarietà. È
passato il seguente concetto: meglio avere un lavoretto per qualche
giorno piuttosto che restare a spasso. Questa medicina contrasta con il
tunnel della precarietà. Al posto di Di Maio avrei puntato sul modello
tedesco: in Germania hanno puntato su due fattori: ridurre il numero di
ore lavoro e incrementare la produttività. Così i tedeschi sono usciti
dal tunnel della precarietà raggiungendo un livello di occupazione pari
al 79%. Il ragionamento è semplice: se diminuisco il monte ore lavoro
pro-capite di conseguenza allargo il numero di persone occupate. In
Italia invece si procede sempre in altra direzione e la percentuale
degli occupati a tempo indeterminato è ferma al 58%".
Il sociologo del lavoro rivela di aver consigliato questa opzione al
ministro e di aver fornito una sua ricerca. L'altra preoccupazione è il
rischio che salti o subisca rinvii il reddito di cittadinanza:
"È importantissimo. Un tempo un lavoratore entrava in Fiat a 20 anni e
ne usciva a 60 anni. Oggi lo stesso lavoratore entra ed esce più volte
dal mondo del lavoro per questo motivo necessita del reddito di
cittadinanza. Senza quest'ultimo quando non ha un'occupazione muore di
fame. Se i soldi se ci sono per la flat tax per quale motivo non si
trovano per il reddito di cittadinanza?".
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