Il 30 aprile del 1993 il Cern rilasciò il codice sorgente della rete
inventata da Tim Berners-Lee con licenza open source. Libero e gratuito.
E fu l'inizio della rivoluzione.
repubblica.it
ROMA - Il 30 aprile 1993 non fu un giorno qualunque. Anzi. Fu quando il Cern
(l'organizzazione europea per la ricerca nucleare, con sede a
Ginevra) mise a disposizione del pubblico il World Wide Web, fino a quel
momento utilizzato dalla sola comunità scientifica, rinunciando a
qualsiasi tipo di diritto sul software scritto qualche anno prima da un
suo ricercatore laureatosi in fisica a Oxford, il britannico Tim Berners-Lee.
Fu in quel giorno di 25 anni fa che il Web divenne di fatto libero,
perché allora il suo inventore decise di donare agli sviluppatori di
tutto il mondo il linguaggio di questo nuovo mondo digitale, il suo
codice sorgente.
La "lampadina". Si era accesa nel 1989 e da allora non si è mai spenta. Così, nel giro di due anni Berners-Lee, assieme al suo collega belga Robert Calliau,
fece diventare realtà la sua idea: documenti consultabili in rete con
un protocollo specifico e organizzati con dei collegamenti ipertestuali
che potessero essere letti e navigati grazie a un browser. L'ipertesto.
Da allora lo sviluppo è stato costante e continuo: primi server, prima
pagina ipertestuale grazie al linguaggio html, primo browser - Mosaic -
inizialmente su piattaforma NeXT e poi anche sugli altri sistemi
operativi a partire da Windows e Macintosh grazie all'universià
dell'Illinois. Insomma, il computer smetteva di essere soltanto un
elaboratore che comunicava con i suoi simili solo con dischetti o con
piccole reti fisiche e locali e diventava un terminale intelligente e
connesso. Molto ma molto più potente. Ma sarebbe rimasto confinato agli
istituti di ricerca e alle università se non si fosse aggiunto un
tassello decisivo. Proprio quello arrivato 25 anni fa.
Il software liberato. Per comprendere la portata
storica di questo passaggio basta provare a immaginare cosa sarebbe
successo se non fosse avvenuto. Ogni compagnia avrebbe sviluppato la sua
rete, con le sue specifiche, con i suoi protocolli, con le sue
potenzialità e ovviamente anche i suoi limiti. La rete sarebbe
stata soprattutto un prodotto prima di essere uno straordinario veicolo
di comunicazione, anzi vari prodotti magari ognuno con un suo
ipercontrollo a monte. Forse non avremmo mai assistito all'esplosione
della "rete delle reti" come la conosciamo adesso: libera e (tranne
qualche eccezione) sostanzialmente democratica. Ebbene, questo passaggio
avvenne per merito di Berners-Lee che si battè all'interno del Cern
affinché il codice sorgente della sua invenzione fosse rilasciato
dall'istituzione per la quale lavorava (che ne deteneva i diritti) con
licenza open source, e quindi libero e gratuito. Fu questo semplice atto
burocatico a dare l'inizio a una delle più affascinanti rivoluzioni
dell'era moderna.
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