L’attualità dell’antifascismo l’abbiamo verificata in tutti questi mesi in cui abbiamo contrastato territorio per territorio l’escalation dello squadrismo e delle strumentalizzazioni dei gruppi neofascisti. Non possiamo tacere che negli apparati e nel sistema mediatico della Repubblica nata dalla Resistenza e fondata sulla Costituzione antifascista, i fascisti siano tornati a godere di complicità e indulgenze scandalose. Nonostante decine di aggressioni documentate contro migranti e attivisti di sinistra in molte città, ad essere denunciati, sotto processo o in carcere sono più gli antifascisti che hanno cercato di contrastare l’ondata di destra che i picchiatori neofascisti.
Nell’ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali varate dal regime fascista contro i cittadini di origine ebraica, non possiamo tacere come oggi tante delle leggi varate dalle autorità contro i migranti – vedi la legge Minniti e le numerose ordinanze dei sindaci o delibere comunali – ripropongano nuovamente una legislazione discriminatoria sulla base dell’appartenenza ad un gruppo etnico o sociale.
Il 25 aprile celebra la vittoria di una Resistenza popolare e di una lotta di Liberazione che rappresenta un valore costituente. Potere al Popolo in coerenza con tale principio intende celebrare un 25 aprile apertamente contro le minacce di guerra che incombono in molti quadranti a livello internazionale, per la solidarietà tra i popoli, la pace e il disarmo nucleare.
Infine, ma non per importanza, sosteniamo il diritto dei popoli che resistono, a cominciare dal popolo palestinese e da quello curdo, ad essere in piazza con le proprie bandiere insieme ai democratici e agli antifascisti nel nostro paese, come è sempre è stato nella storia delle manifestazioni del 25 aprile e come intendiamo garantire che continui a essere oggi e nel futuro.
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