Non basta a
fronte delle promesse che sono state fatte in campagna elettorale, e che
sono state decisive per raccogliere il consenso degli elettori. Non
basta neppure di fronte ad atti di enorme impatto sulla vita delle
persone, quale sarà la predisposizione della prossima legge di bilancio,
preceduta dalla approvazione del Def.
C’è
oggi in Parlamento una maggioranza di elette e eletti che hanno fatto
dell’abolizione della controriforma Fornero uno degli impegni
principali.
Si
dia coerente attuazione a questo impegno, abrogando una delle leggi
peggiori della storia della Repubblica, che ha conseguenze disastrose
sulla vita delle persone.
Una
legge che ha portato l’età pensionabile ai livelli più alti d’Europa,
che tiene incatenati al lavoro in età avanzata quando si avrebbe diritto
al riposo, che si accanisce in particolar modo contro le donne ed
impedisce ai giovani di accedere al mondo del lavoro bloccandone il
turn-over.
Esi
predisponga un Def che disinneschi le cosiddette “clausole di
salvaguardia”: gli aumenti dell’Iva che scatteranno a partire dal 2019,
con un aggravio medio di 320 euro a famiglia, ma che soprattutto
colpiranno i cittadini in maniera indifferenziata e quindi massimamente
iniqua. Questo senza imbrogliare con tagli alternativi sui servizi e sullo stato sociale. Si
dica semplicemente No all’aumento dell’IVA rifiutando i diktat della
Commissione UE, come la maggioranza degli eletti in questo parlamento,
durante la campagna elettorale, aveva affermato di voler fare.
Il
gioco dei traccheggi e dei rimandi non è a costo zero per chi aspetta
risposte. C’è un Parlamento regolarmente eletto e che dovrebbe sentire
l’urgenza di darle quelle risposte.
Quanto al reperimento delle risorse necessarie, vi diamo qualche consiglio.
Il
recupero di 1/10 dell’evasione fiscale annua, il ripristino della
tassazione sui profitti delle imprese almeno ad un livello precedente i
tagli decisi dal governo Renzi, il ripristino della tassazione sulle
prime case di lusso, il taglio del 20% delle spese militari, sarebbero
sufficienti a coprire un intervento di questa natura.
Ovviamente
c’è molto altro su cui è necessario intervenire, a partire dal
rispristino della progressività dell’intero sistema fiscale e
dall’introduzione di una imposta patrimoniale sul 5% più ricco della
popolazione che da solo detiene il 40% della ricchezza.
E c’è molto da fare nella radicale rimessa in discussione e nella disobbedienza ai vincoli insostenibili dei trattati europei.
Ci siamo fermati alle cose più ovvie.
Quello
che non è accettabile è che forze come Lega e Movimento 5 Stelle, che
hanno promesso in questi anni ed in tutta la campagna elettorale che
avrebbero abolito la legge Fornero, sembrino ora dimenticarsene,
continuando nel gioco vuoto delle dichiarazioni.
ABROGATE LA FORNERO! IN PARLAMENTO C’È LA MAGGIORANZA PER FARLO! FATELO!
Potere al Popolo
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