Il provvedimento è stato preso dalla Procura di Lecce dopo un esposto presentato da alcuni parlamentari.
Per violazione della prescrizione
contenute nella Valutazione di impatto ambientale (Via), la Procura di
Lecce ha sottoposto a sequestro probatorio il nuovo cantiere Tap
(chiamato cluster 5) da dove sono stati appena espiantati 448 ulivi per
consentire la costruzione del microtunnel del gasdotto.
Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri del Noe e Forestali che
hanno svolto accertamenti sulla base di esposto presentato nei giorni
scorsi da alcuni parlamentari.
I lavori che erano in corso, avviati pochi giorni fa, avrebbero
dovuto concludersi il 30 aprile prossimo. Riguardano il cosiddetto
'cluster 5' dove è stata recintata da Tap un'area lunga circa un
chilometro che ricade nell'azienda agricola 'Le Paisane', e da dove sono
state espiantate 448 giovani piante di ulivo che sono state poste a
dimora sotto tendoni realizzati ai margini della zona dei lavori.
Il cantiere 'cluster 5' finito oggi sotto sequestro fa parte di un
più ampio tracciato (8,2 chilometri di lunghezza con una fascia di circa
30 metri di larghezza a cavallo del futuro tubo) che dal cantiere di
San Basilio, dove l'espianto degli ulivi è terminato lo scorso anno e
dove sorgerà il microtunnel del gasdotto, porta alla 'Masseria del
Capitano', dove sarà costruito il terminale di ricezione dell'impianto.
In questo 'budello', dove è prevista la costruzione della pipeline,
dovranno essere successivamente estirpati e messi a dimora (in aree
protette ai margini dell'area di lavoro) oltre 1.800 ulivi. Il 'cluster'
5 è ad un paio di km dal cantiere del microtunnel di San Basilio e a
circa sei km da Masseria del Capitano.
"Tap, nella convinzione di aver operato nel pieno rispetto delle
disposizioni legislative in materia e delle autorizzazioni ricevute,
ribadisce l'assoluta fiducia nella magistratura e fornirà
tempestivamente alla Procura tutti i chiarimenti necessari volti ad
ottenere il dissequestro dell'area". È quanto scrive la multinazionale
Tap in una nota dopo il sequestro del cantiere.
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