venerdì 5 ottobre 2012

Operai della Vinyls salgono sul campanile di San Marco

Il Ministero dello Sviluppo economico fissa un incontro con azienda e sindacati per il 16 ottobre.

rainews24.it I quattro operai protestano contro lo stallo nel quale versa l'azienda chimica. "Siamo stanchi - dicono - di essere presi in giro. Da 5 mesi non abbiamo lo stipendio".
Vinyls di Porto MargheraHa sfiorato il cielo di Venezia dalla punta del campanile di San Marco la protesta che quattro operai della Vinyls di Marghera hanno inscenato oggi per ricordare il destino annunciato della loro azienda, commissariata da tre anni.
Per la seconda volta in 15 anni "il paron di casa", come affettuosamente i veneziani chiamano il campanile, e' stato utilizzato come megafono per una iniziativa eclatante. Nel maggio 1997 ad occuparlo fu una pattuglia di venetisti, con tanto di 'tanko' armato, che vi issarono la bandiera del leone di San Marco. Oggi a campeggiare dalla cima dell'edificio e' stato un lenzuolo bianco sul quale i manifestanti hanno scritto
tutta la loro rabbia: "Vinyls la vergogna".
Rabbia per un futuro che appare giorno dopo giorno sempre piu' incerto, dopo
il naufragare delle ipotesi di acquisto (l'ultima dell'oleificio Medio Piave di Fontanelle di Treviso) e per la mancata corresponsione degli stipendi. "E' una vergogna che va avanti da tre anni - racconta Nicoletta Zago, la 'pasionaria' e unica donna del gruppo - Sono 5 mesi che non percepiamo ne' cassa integrazione ne' stipendio ma andiamo lo stesso a lavorare.

Siamo in cassa integrazione dal 2009 e nessuno ci dice come stanno le cose". La stessa disperazione nelle parole di Lucio Sabbadin. "Abbiamo scelto il campanile di San Marco perche' e' chiamato 'il paron di Venezia' - spiega - come sono padroni i
commissari che ci hanno portato a questo punto".

I tre operai (il quarto e' sceso dopo poco per problemi di salute) sono decisi a trascorrere la notte accampati sulla cima dell'edificio. Il freddo e il disagio fisico non li spaventano. Proprio Nicoletta Zago partecipo' nel gennaio scorso all'occupazione pacifica di una stanza della Chiesa della Salute e sempre la 'pasionaria' e' salita gia' due volte sulla torre dello stabilimento e ha attuato con alcuni colleghi uno sciopero
della fame per sollecitare una soluzione positiva per l'azienda.

Attenderanno nel silenzio della notte veneziana qualche segnale che indichi un cambio di rotta per il loro futuro lavorativo. Una luce di speranza e' nel frattempo arrivato dalla conferma che il ministero dello sviluppo economico affrontera' la questione Vinyls il 16 ottobre in un incontro con azienda e sindacati. Per tamponare nel frattempo la difficile situazione economica delle famiglie dei lavoratori ha promesso un
interessamento personale anche il sindaco Giorgio Orsoni, che e' voluto salire in cima al campanile per parlare con i manifestanti.

Domani incontrera' i vertici della Cassa di Risparmio di Venezia per tentare di sbloccare almeno gli stipendi.

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