lunedì 29 ottobre 2012

Elezioni Molise, il Consiglio di Stato le annulla. Si torna al voto

I giudici hanno respinto le istanze del centrodestra, confermando il verdetto del Tar che nella scorsa primavera aveva annullato il voto delle regionali celebrate nel 2011. I motivi riguardano vizi di forma nella presentazione di tre liste che appoggiavano Michele Iorio, eletto poi presidente.

Elezioni Molise, il Consiglio di Stato le annulla. Si torna al voto

Le elezioni regionali 2011 sono state annullate e il Molise torna alle urne. La sentenza è stata depositata a Palazzo Spada ed è stata emessa dalla 5/a sezione del Consiglio di Stato sui ricorsi elettorali. I giudici hanno respinto le istanze del centrodestra confermando il verdetto del Tar Molise che proprio il 17 maggio scorso aveva annullato il voto. In una nota il Consiglio di Stato ha scritto che “i vizi di legittimità riscontrati nella controversia relativa alle elezioni in Molise hanno investito non solo l’elezione del presidente, ma anche, ed in primis, quella dei componenti l’organo consiliare, nelle sue due componenti elette con metodo proporzionale (per quanto di ragione) e maggioritario”.


Le regionali del Molise si erano tenute un anno fa, il 16 e 17 ottobre, e furono vinte al fotofinish dal candidato del centrodestra, Michele Iorio, con poco meno di mille voti di vantaggio sullo sfidante del centrosinistra, Paolo Frattura. Proprio il centrosinistra aveva presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contestando vizi formali nella presentazione delle liste del centrodestra.
I ricorsi si basavano su vizi di forma riscontrati nelle firme per la presentazione delle liste Molise Civile, Udc e del consigliere poi eletto Nico Romagnuolo di Progetto Molise. Firme ripetute, presentazioni sbagliate, fogli volanti, documenti mancanti, nomi errati. In particolare si legge nella sentenza “sia per la lista Molise Civile che per la lista Casini-Unione di Centro il numero delle firme era sotto la soglia di legge”. Sono queste le cause che i magistrati amministrativi di primo grado misero alla base della loro sentenza, ora confermata definitivamente. In tutto 19mila i voti assegnati a chi non poteva essere candidato.
Il destituito presidente Michele Iorio ha affermato: ”E’ un’ingiustizia, non condivido la sentenza del Consiglio di Stato, hanno prevalso i formalismi”. Iorio ha quindi confermato che si ricandiderà alla guida della Regione, e ha auspicato, da parte del governo, l’indizione del voto “nel più breve possibile”.
Il suo vecchio sfidante Paolo Frattura ha subito commentato la decisione dei giudici di Palazzo Spada sul suo profilo Facebook: ”La nostra determinazione nell’andare avanti senza mai un dubbio, un tentennamento, una indecisione, per il rispetto delle regole, è stata premiata”. E ha aggiunto: “Abbiamo vinto, tutti insieme abbiamo vinto. A questo punto …. si deve fare!!! Ancora una volta dipende soltanto da noi”.
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani nell’apprendere la sentenza ha commentato: “Ce lo aspettavamo, secondo noi era evidente che finiva così”. Dal Molise Davide Zoggia e Danilo Leva, rispettivamente il responsabile enti locali e il segretario regionale del Pd hanno scritto in una nota che “si conferma quello che il Pd nazionale e il Pd del Molise hanno sempre sostenuto, ovvero che si trattava di elezioni illegittime perché falsate dalla presenza di liste che non potevano competere. Ora si apre una nuova stagione e il Pd si candida a governare questo necessario processo di cambiamento”.

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