Incursioni al Galilei, Azzarita e Alberti dopo l'assalto di ieri al Giulio Cesare. Procura pronta ad aprire un fascicolo. La condanna di Alemanno: gesti violenti e puerili.
messaggero.it ROMA
- Nuovi blitz dei neofascisti in tre licei romani dopo l'assalto di
ieri al Giulio Cesare. Fumogeni agli istituti Galilei, in viale Manzoni,
al liceo Azzarita e all'Alberti dell'Eur.Gli attivisti di Lotta
Studentesca al liceo Galilei hanno esposto uno striscione distribuendo
volantini. «Più potere agli studenti» c'era scritto sullo striscione.
Acceso anche un fumogeno. La protesta è durata pochi minuti e le lezioni
si sono svolte regolarmente all'interno dell'istituto. Un paio di
ragazzi sono anche stati identificati. Sul posto sono intervenuti la
polizia e i carabinieri.
Gli inquirenti della procura di Roma sono in attesa di
una informativa della Digos in relazione ai blitz avvenuti tra ieri e
oggi in alcuni licei della Capitale. I pm apriranno, quindi, un
fascicolo di indagine per chiarire le irruzioni avvenute ieri nei licei
Giulio Cesare e Mameli e oggi al Galilei, Azzarita e Alberti.
Davanti all'Azzarita un gruppo di appartenenti al
movimento di destra Lotta studentesca, si è presentato, poco dopo le
otto, con uno striscione con scritto "no alla legge Aprea", fumogeni
gialli e le bandiere con la scritta bianca su sfondo nero "Ls"
attraversata da una spada.
Alemanno: gesti violenti e puerili. «Mi sembrano manifestazioni tra il violento ed il puerile - il commento del sindaco Gianni Alemanno - perché da un lato possono degenerare in conseguenze più gravi di un fumogeno e poi perchè non è ammissibile entrare in un edificio pubblico a volto coperto. Dall'altra parte sono puerili perché non si può pensare di protestare con simili azioni. Tutto è finalizzato ad avere un titolo sui giornali. Il mio invito è anche a non dare troppo spazio a queste manifestazioni fatte da un gruppetto di persone. Poi saranno il questore e la magistratura a valutare eventuali azioni sul versante penale. Da parte mia c'è la fermissima condanna di questi gesti».
La comunità ebraica. «Dobbiamo dare una risposta a chi cerca di intimidirci nelle scuole: non abbiamo paura». Con queste parole il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici ha commentato i blitz dei movimenti di estrema destra negli istituti romani, durante il suo intervento alla sinagoga di Cracovia davanti agli oltre 200 studenti che stanno partecipando al viaggio della Memoria organizzato dal Campidoglio. «Gridiamo da questi luoghi che non ci mettono paura, e che non ci impressionano - ha sottolineato - Devono essere messi in condizioni di non nuocere, vengano identificati e denunciati d'ufficio. Sappiamo nomi e cognomi, bisogna chiudere i luoghi dove si trovano».
Pd: il governo riferisca in Parlamento. «A seguito delle numerose incursioni di gruppi neofascisti nei licei della capitale, chiediamo al Governo di riferire in Parlamento su come vorrà intervenire per garantire la sicurezza negli istituti e contrastare queste chiare dimostrazioni di apologia fascista». Lo dichiara Maria Coscia, capogruppo del Pd nella Commissione Cultura della Camera che aggiunge: «dopo i licei Giulio Cesare, Azzarita e Mamiani oggi il blitz al Galilei dove è stato nuovamente inneggiato Benito Mussolini. Si tratta di atti intollerabili che non possono essere presi sotto gamba perchè minano le basi della nostra Costituzione. Gli studenti, i docenti e tutto il personale della scuola - conclude - hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati e messi in sicurezza».
Ieri una ventina di studenti del Blocco Studentesco, dopo aver tentato un blitz al liceo Mameli, hanno fatto irruzione al Giulio Cesare, a volto coperto e lanciando fumogeni nei corridoi e nelle aule. Poco dopo cinque ragazzi sono stati fermati dalle forze dell'ordine.
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