L’Italia è stata deferita per la seconda volta alla Corte di giustizia dell’Unione Europea sulle discariche illegali e incontrollate di rifiuti. Lo ha deciso la Commissione europea, che ha imposto anche un’ammenda forfettaria di 56 milioni di euro e una giornaliera di 256.819,20 euro.
Nonostante una precedente sentenza della Corte di giustizia al riguardo nell’aprile del 2007, i problemi sussistono ancora in quasi tutte le regioni italiane e le misure in vigore non sono sufficienti per risolvere il problema a lungo termine. Per questo, su raccomandazione del commissario all’Ambiente, Janez Potocnik, l’esecutivo Ue ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia e di imporre un’ammenda forfettaria di 56 milioni di euro (28.089,60 euro per giorno tra le due sentenze della Corte) e un’ammenda giornaliera di 256.819,20 euro per ogni giorno successivo alla seconda sentenza fino al giorno della regolarizzazione dell’infrazione.
Attualmente 255 discariche – 16 delle quali contenenti rifiuti pericolosi – devono ancora essere bonificate. Nonostante gli impegni assunti dalle autorità italiane nel 2007, solo 31 discariche problematiche saranno bonificate entro la fine del 2012. Un calendario completo per l’ultimazione dei lavori è stato programmato unicamente per 132 discariche su 255. Inoltre, la Commissione non dispone di informazioni da cui risulti che l’Italia abbia istituito un sistema di controllo adeguato per evitare l’apertura di nuove discariche illegali.
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