giovedì 25 ottobre 2012

Bologna, indagata per truffa segretaria storica di Bersani

La donna è accusata di truffa ai danni dell' Emilia-Romagna: è stata trasferita nel 2010 a Roma per tenere i rapporti istituzionali tra Regione e Parlamento, ma per la procura di Bologna del suo lavoro non c'è traccia. La difesa: "Nessuna irregolarità". Il finiano Raisi, che presentò l'esposto: "Feci il mio dovere. Persino Berlusconi mi disse che avevo fatto male a presentarlo"

repubblica.it di LUIGI SPEZIA
Bersani: "Giusto che magistratura accerti". "Visto che c'è un esposto, ancorchè di Raisi, è giusto che la magistratura accerti. Io sono sicuro che le cose siano state fatte per bene". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta il caso dell'informazione di garanzia a Zoia Veronesi.

L'inchiesta.
Quella nuova posizione venne istituita dalla Regione (a firma del capo di gabinetto Bruno Solaroli, ex parlamentare Pci) il 27 maggio 2008, poco dopo la caduta del governo Prodi (il 7 maggio). Nei due anni del governo Prodi, Zoia Veronesi, prese un’aspettativa dalla Regione Emilia Romagna e a Roma fu la segretaria di Bersani ministro. Nell’esposto del deputato Raisi, si chiede se "è solo una coincidenza il fatto che la Regione abbia istituito una nuova posizione dirigenziale nel maggio 2008, cioè subito dopo la formazione e il cambio del nuovo governo nazionale per permettere alla signora Veronesi di rimanere a Roma, anche dopo il venire meno dell’incarico al Ministero?". Ciò che l’esposto vuol suggerire è che quella figura sia stata creata ad hoc per fare in modo che Veronesi continuasse a rimanere a Roma e a svolgere l’attività di segretaria dell’ex ministro Bersani. Lei aveva già spiegato di essere in realtà una dipendente regionale a tutti gli effetti: "Lavoro 36 ore e nel tempo libero e nei week-end faccio cioò che mi aggrada". Zoia Veronesi si è poi dimessa dalla Regione il 28 gennaio 2010 e dall’aprile successivo ha accettato di lavorare di nuovo con Bersani diventato segretario del Pd nell’ottobre 2009.

Il procuratore Giovannini.
"Le indagini allo stato sono circoscritte alla signora Veronesi. Ovviamente sono stati acquisiti ed esaminati tutti i documenti sull'iter burocratico relativo al distacco a Roma". Lo dichiara il procuratore aggiunto Valter Giovannini, portavoce della procura di Bologna.

La difesa. L’avvocato Paolo Trombetti che la difende, dichiara che tutto sarà chiarito: "Abbiamo interessa a chiarire in questo interrogatorio che non c’è stata nessuna irregolarità da parte di chicchessia, tantomeno della signora Veronesi". E ha concluso: "Non avremo problemi a dimostrare che in realtà Zoia Veronesi è stata funzionaria al 100 per cento della Regione anche in quel periodo e porteremo tutte le prove al magistrato".

Raisi: "Ho fatto il mio dovere". "Nel 2010 feci cinque esposti. Uno di questi riguardava la Veronesi. Avevo avuto dei documenti e delle carte dove si configuravano dei reati a suo carico. Ho verificato la loro veridicità, presentandoli alla magistratura". Così Enzo Raisi, ex deputato Pdl ora di Fli, commenta la notizia di Zoia Veronesi. "Io sono un garantista nato - dice all'Adnkronos Raisi- finchè non interviene una sentenza di condanna, sono tutti innocenti. Ma sono confortato dal fatto che avevo visto bene e ho fatto fino in fondo il mio dovere istituzionale. Ricordo ancora che mi criticarono e presero in giro per questi cinque esposti. Persino Berlusconi, quando venne a Bologna, mi disse che avevo fatto male a presentarli", rivela il coordinatore regionale di Fli in Emilia Romagna.

Il Pd: "Assoluta serenità". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha accolto con "assoluta serenità" la notizia di una informazione di garanzia alla sua storica segretaria zoia veronesi, a seguito di un esposto del deputato finiano Enzo Raisi. Il leader del Pd, apprende la dire, non ha nascosto lo stupore per una contestazione del tutto infondata. A Largo del Nazareno fanno notare che "a onor del vero, per il partito, Zoia ha fatto per molto tempo del volontariato". E quanto all'iniziativa di Raisi, commentano i vertici Pd: "Raisi tira fuori questa storia a ogni elezione".

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