Sono circa 8 milioni le persone, l’11% della popolazione italiana, che vivono in una condizione di povertà relativa, ovvero con livello sensibilmente inferiore al reddito medio. La soglia di povertà relativa, per una famiglia di due componenti, è pari a 1.011,03 euro.
(di Antonella Santomauro)
L’incidenza
della povertà relativa aumenta dal 40,2% al 50, 7% nelle famiglie senza
occupati o con situazioni particolari. A scattare la fotografia
dell'Italia sempre più bisognosa è l'Istat nel report
''La povertà in Italia'', diffuso a luglio scorso. Il fenomeno dei
cosiddetti ‘nuovi poveri’: lavoratori che hanno perso il proprio
impiego, operai con un nucleo familiare numeroso, padri divorziati che
non arrivano a fine mese, ha ormai preso forma. Il ceto medio d’un
tempo, tanto per intenderci, che ora è costretto a mettersi in coda alla
Caritas per avere un pasto caldo, che altrimenti non potrebbe
permettersi.
Tra i ‘nuovi poveri’
anche i giovani precari senza un’occupazione e i pensionati che hanno
dedicato la loro vita al lavoro e che ora si ritrovano a vivere con
500-600 euro al mese e con un affitto impossibile da pagare. Sono povere
anche le famiglie con un solo stipendio, che non hanno la possibilità
di mettere a tavola un pasto adeguato. Prima erano soprattutto i
migranti senza punti di riferimento nel nostro Paese. Ora la crisi ha
bussato anche a categorie fino a qualche anno fa al riparo dalla
povertà. Peggiore la situazione nelle grandi città.
A
Roma si parla di una vera e propria emergenza. Secondo i dati
pubblicati dalla guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi, la cosiddetta “Guida Michelin per i poveri”,
sono oltre 2000 le famiglie romane che potrebbero perdere la casa e
oltre 50.000 le persone che andranno a ingrossare le fila dei ‘nuovi
poveri’.
A due passi dalla stazione Termini,
c’è la mensa della Caritas. È qui che si serve la cena ed è qui che
sempre più italiani si mescolano agli stranieri. Li vediamo fila, ci
chiedono di non essere fotografati, ma accettano di raccontare le loro
storie. Stessa situazione a Colle Oppio, dove si trova un’altra Mensa
della Caritas, a due passi dal Colosseo e dalla Roma bene, a poche
decine di metri da quella città lontana anni luce dalla realtà di queste
persone.
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