giovedì 21 marzo 2013

Nuovo governo, è il giorno di Grillo. Bersani proverà a convincere Napolitano

Il M5S inaugura la seconda giornata di consultazioni, a seguire salirà al Colle la delegazione del centrodestra (Pdl, Lega e autonomie). In tarda mattinata toccherà al presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mentre alle 18 chiuderà la serie di incontri il Partito democratico.

Nuovo governo, è il giorno di Grillo. Bersani proverà a convincere Napolitano

Il giorno di Grillo al Quirinale è arrivato. Quello del nuovo governo chissà. Ci sono anche i giapponesi tra i giornalisti accreditati a seguire il secondo giorno di consultazioni al Colle, il che la dice assai lunga della curiosità che sullo scenario internazionale è riservata al primo appuntamento istituzionale del leader del Movimento 5 Stelle. Ma a prescindere dal folklore, il compito che attende il comico genovese ha un peso specifico di primo livello nella possibilità di dare governabilità al Paese. Sarà lui, insieme alla delegazione a 5 Stelle, ad inaugurare in mattinata il giro di incontri di Napolitano, che dopo la giornata di ieri è ancora più determinato nel provare a sbloccare la matassa politico istituzionale. Dopo Grillo toccherà al centrodestra, che si presenterà al Quirinale con rappresentanze di Pdl, Lega Nord e Autonomie. In tarda mattinata sarà la volta del presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, mentre nel tardo pomeriggio (ore 18) toccherà al Pd e, soprattutto, al suo segretario.

Perché Grillo è il leader su cui si concentra l’attenzione dei media, ma Bersani – con tutta probabilità – sarà colui che dovrà fare la prima giocata se il Capo dello Stato deciderà di far partire il gioco affidandogli un mandato esplorativo per provare a formare un governo. Su questo punto nessuna novità: Bersani vuole provarci. E lo farà proponendo alle forze parlamentari un programma di cambiamento in 8 punti su cui tentare di far convergere i voti (e la responsabilità) di 5 Stelle, Scelta civica e, perché no, Lega Nord. Ma se ieri il compito appariva difficile, oggi è disperato. La Lega, ad esempio, presentandosi alle consultazioni con la delegazione Pdl ha già fatto intendere che un suo sostegno (magari non votando contro) alla proposta Pd sarebbe un controsenso. Più complicato del previsto anche l’appoggio dei montiani, che ieri hanno dichiarato di preferire un governo di larghe intese, che coinvolga i principali partiti e che sia in grado di portare a termine quanto fatto da Mario Monti nell’ultimo anno. Ai confini dell’impossibile, infine, l’ipotesi di avere un sostegno dei 5 Stelle (dissidenti compresi). Il non statuto del Movimento parla chiaro e un ipotetico sì al governo del cambiamento di Bersani sarebbe un colpo mortale nel modo di intendere la politica del M5S, che come ribadito dai capigruppo a Camera e Senato chiederanno a Napolitano di governare da soli.
Cosa resta sul campo delle possibilità? O un governo Pd-Pdl (“Mai con Berlusconi” continuano ad assicurare i democratici) oppure un esecutivo guidato da un personaggio di alto profilo istituzionale (ma non un tecnico) scelto da Napolitano, ma a matrice centrosinistra (ma non con Bersani primo ministro): il presidente del Senato Pietro Grasso è sempre in pole, ma c’è anche chi fa il nome di Enrico Letta (lui smentisce categoricamente) e di altri outsider più o meno quotati (Rodotà, Onida, Zagrebelski). In questa maniera, si proverebbe a sfidare i grillini con lo stesso metodo che ha portato a Palazzo Madama l’ex procuratore nazionale antimafia.
CRONACA ORA PER ORA
Ore 10.56 – Grillo sul suo blog: “No fiducia a esecutivi politici o pseudo tecnici come Grasso” -  ”Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di ficò come Grasso. Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma”. Lo afferma Beppe Grillo sul suo blog al termine dell’incontro con Napolitano.
Ore 10.54 – Capezzone: “Patetico M5S: ci copia su Imu ed Equitalia” - ”E’ letteralmente patetico che il cittadino Crimi e la cittadina Lombardi, al Quirinale, copiando senza citare la fonte, inseguano il programma del Pdl su Imu ed Equitalia. Vedo che le fotocopiatrici funzionano”. Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce nazionale Pdl.
Ore 10.42 – M5S: “Cariche istituzionali mercanteggiate tra i partiti” -  ”Finora non c’è stata data nessuna rappresentanza istituzionale a M5S, né la presidenza del Senato né della Camera, che sono state oggetto di mercanteggiamento tra i partiti. Non è stata riconosciuta la volontà popolare”. Lo afferma Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera M5S al termine dell’incontro con il Colle.
Ore 10.38 – Berlusconi e delegazione Pdl al Quirinale - Silvio Berlusconi è arrivato al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La delegazione pidiellina è inoltre composta dal segretario del partito, Angelino Alfano, e da due capigruppo di Camera e Senato Renato Brunetta e Renato Schifani.
Ore 10.37 – Grillo non si presenta ai microfoni - Beppe Grillo non si è presentato ai giornalisti dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. I capigruppo Crimi e Lombardi hanno letto una dichiarazione senza rispondere alle domande dei giornalisti. “Avete fatto un nome?”, urlano i giornalisti a Vito Crimi e Roberta Lombardi. “Abbiamo indicato un progetto”, è la risposta della capogruppo alla Camera. Poi Grillo ha lasciato il Quirinale insieme a Crimi e Lombardi a bordo della sua auto privata guidata dall’autista Walter Vezzoli.
Ore 10.36 – Lombardi e Crimi (M5S): “Siamo il primo partito, abbiamo chiesto mandato pieno per governare” - E’ stata confermata dalla capogruppo alla Camera Roberta Lombardi la linea del M5s: “Siamo il primo partito, abbiamo chiesto a Napolitano un mandato pieno per poter governare e chiedere la fiducia sulla base del nostro programma. E se Napolitano ci darà il mandato indicheremo un nostro nome come premier. Se ciò non accadrà chiederemo la presidenza del Copasir e della Commissione di Vigilanza sulla Rai”.
Ore 10.35 – Finito incontro tra Napolitano e 5 Stelle - E’ appena finito l’incontro tra la delegazione dei 5 Stelle e il presidente della Repubblica. Al termine, i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi si sono presentati ai microfoni, come da consuetudine, per esporre la posizione del Movimento. Non c’è Beppe Grillo.
Ore 10.21 – Per la Lega Stucchi e i capigruppo. Non c’è Maroni – E’ arrivata al Quirinale la delegazione della Lega Nord che incontrerà alle 10.30 Napolitano insieme al Pdl. La delegazione è composta dal vicesegretario federale Giacomo Stucchi e dai capigruppo di Senato e Camera, Massimo Bitonci e Giancarlo Giorgetti. Confermata, quindi, l’assenza del segretario federale e governatore della Lombardia, Roberto Maroni.
Ore 10.06 – Blog Grillo: “Messora e Martinelli non sono portavoce” -  “Il MoVimento 5 Stelle in Parlamento ha come unici portavoce i capigruppo di Camera e Senato. A loro supporto vi saranno due strutture di comunicazione coordinate da due responsabili il cui compito sarà di sviluppare l’interazione con i cittadini e promuovere le iniziative dei parlamentari del M5S in Rete e attraverso i canali tradizionali. I due responsabili non hanno quindi, né avranno funzioni di portavoce”. E’ quanto si precisa sul blog di Beppe Grillo, in merito al ruolo di Daniele Martinelli e Claudio Messora.
Ore 10.05 – Brunetta: “Serve grande coalizione o noi contrari” - “Serve una grande coalizione che sappia far fronte ai problemi italiani, qualsiasi altra soluzione ci vedrà contrari”. Così il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta a La Telefonata di Belpietro, sottolineando che il centrodestra ha avuto quasi gli stessi voti della coalizione di centrosinistra e accusando di “irresponsabilità” Bersani perché blocca questa soluzione. Per Brunetta “la maggioranza in Parlamento c’è, è fatta dalle due coalizioni maggiori, è l’irresponsabilità di Bersani che la nega”. “Andare a votare sarebbe atto di irresponsabilità, ma tutto ascrivibile a Bersani. Se non c’è altra soluzione, in democrazia il voto risolve i problemi, e in quel caso prima si vota e meglio è”.
Ore 9.35 – Delegazione 5 Stelle a colloquio con Napolitano - “E’ permesso?”. Beppe Grillo, abito scuro con cravatta d’ordinanza, entra così nello studio ‘alla vetrata’ del presidente dove si svolgono le consultazioni all’interno del Quirinale. Seguito dai capigruppo di M5S, Vito Crimi e Roberta Lombardi, il leader del movimento è stato salutato militarmente dall’addetto militare in alta uniforme. Grillo, un po’ sorpreso, ha risposto portandosi la mano alla fronte ed è entrato. La delegazione M5S è arrivata al Quirinale con la vettura privata di Grillo entrando dal portone principale mentre la piazza era gremita di cameraman e fotografi che erano lì tutti per lui. Assente il co-fondatore del movimento Gianroberto Casaleggio.
Ore 9.32 – Siparietto di Grillo all’arrivo al Colle - ”Sono arrivato?” A porre la domanda all’uomo di guardia al portone del Quirinale è Beppe Grillo, arrivando in auto al colle per la consultazioni. “Devo andare dal signor presidente”, aggiunge il leader dei 5 stelle facendo il segno dei soldi con la mano. Poi l’auto scura procede ed entra nel cortile del palazzo.
Ore 9.09 – Grillo arrivato nella piazza del Quirinale - Beppe Grillo e i capigruppo del M5s di Camera e Senato Roberta Lombardi e Vito Crimi, sono appena giunti al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Repubblica. Sono arrivati al Colle in auto dopo un pre-vertice in un albergo poco distante dal Quirinale. Grillo, in abito elegante, cappotto grigio e occhiali da sole, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa lasciando l’albergo e al Quirinale ha fatto il suo ingresso in auto dribblando così fotografi, telecamere e cronisti.
Ore 9.04 –  Grillo incontra capigruppo prima di andare al Colle - Incontro tra Beppe Grillo e i capigruppo del Movimento 5 Stelle Vito Crimi e Roberta Lombardi prima di andare al Quirinale per le consultazioni. Secondo quanto si apprende, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle giungeranno al Colle con la loro auto privata. Grillo, dopo aver lasciato l’hotel Forum al rione Monti di Roma, ai cronisti che lo interpellavano sulla proposta che farà al presidente Napolitano, non ha risposto.

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