mercoledì 27 marzo 2013

Regione Lazio, è scontro su tagli e poltrone Pdl: ampliano staff. Replica: falso, ridotti

ROMA - La riorganizzazione degli uffici della giunta regionale farà risparmiare soldi? Perché gli assessori sono tutti esterni che di fatto significa avere aumentato di dieci unità gli stipendi da pagare? Perché sono state individuate tre figure dirigenziali che con la giunta Polverini non c’erano, vale a dire il vicecapo di gabinetto, il vice segretario generale e il vicesegretario della giunta? E perché agli assessorati sono stati assegnati due collaboratori in più rispetto alla scorsa legislatura? Con queste domande parte l’attacco di chi sostiene che la giunta Zingaretti risparmia solo a parole. Dallo staff del presidente però replicano: abbiamo già ottenuto un milione di euro di risparmi.

ilmessaggero.it di Mauro Evangelisti
E sulla giunta tutta di esterni (per la quale Renata Polverini fu attaccata per 29 mesi dal Pd) ieri è stato lo stesso Nicola Zingaretti a rispondere: «Io rivendico la scelta della giunta di esterni, è un investimento. Noi ridurremo drasticamente le spese. Ma non sacrificheremo ad una logica di tagli lineari la competitività e quello che un investimento per lavorare meglio».


LE CRITICHE
L’analisi su come Zingaretti sta riorganizzando la Regione l’ha fatta ieri uno che la macchina la conosce bene, Luca Malcotti, assessore ai Lavori pubblici con la Polverini, primo dei non eletti nel Pdl: «Zingaretti aumenta il personale di segreteria degli assessori e inventa nuove figure di staff: cominciamo bene». Nel dettaglio: «La prima delibera della Giunta Zingaretti smentisce tutte le promesse sui tagli della costi della politica. Venerdì scorso ha approvato la delibera sul Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale ed ha compiuto alcune inaudite operazioni».

Malcotti addita questi punti deboli: «Le segreterie degli assessori della Giunta sono passate da 10 a 12 componenti; è stata introdotta la figura del vice segretario generale della Regione che non esisteva e che sarà, probabilmente, inquadrato come dirigente; è stata introdotta la figura del vice segretario della giunta che non esisteva e che sarà, probabilmente, inquadrato come dirigente. Entrambe le figure saranno scelte in maniera fiduciaria».

I NUMERI
Malcotti ricorda che il centrosinistra aveva criticato il centrodestra per l’elevato numero di assessori esterni, ma «non solo ha fatto una Giunta di soli esterni ma ha anche allargato le loro segreterie». Dallo staff di Zingaretti negano che la riorganizzazione in corso porterà a un aggravio della spesa: «Vero, i componenti delle segreterie sono passati da 10 a 12, ma prima c’erano 16 assessorati, ora sono solo 10. E dunque ogni assessore lavora su molte più deleghe, necessitando di più personale. Ma il conto finale è all’insegna del risparmio, visto che c’è una diminuzione di 40 persone nello staff».

Ma serviva davvero un vicesegretario generale? «È un dirigente che assume un incarico a costo zero, non gli cambia nulla. Per quanto riguarda il vicesegretario di giunta, sarà un collaboratore e sarà inquadrato come funzionario. Comunque sia, sui collaboratori esterni, la spending review è molto chiara: dobbiamo dimezzarli rispetto al passato e questo faremo. Abbiamo anche ridotte le direzioni regionali da 20 a 12». La pensa diversamente Malcotti: «C’è un dato molto chiaro: nell’ultima fase della giunta Polverini, quando c’erano solo 10 assessori, il personale era sceso a 230. Con Zingaretti sono 250».

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