COMUNICATO
STAMPA
UN ANNO A DIFESA DELL’ACQUA
Proposte e richieste per
garantire l'accesso alle risorse idriche a tutti: 365 giorni di cooperazione
garantire l'accesso alle risorse idriche a tutti: 365 giorni di cooperazione
per superare le sfide del
futuro
Milano, 21 marzo –
Ventesima edizione per la Giornata mondiale dell’acqua. Il 22 marzo 2013
avrà un messaggio forte e chiaro, sarà l’ “Anno internazionale della
cooperazione per le risorse idriche” . E a dichiararlo sono le Nazioni
Unite.
L’Organizzazione intergovernativa,
ancora una volta, si è mobilitata per il raggiungimento dell’obiettivo n.7 del
Millennio: dimezzare la percentuale delle persone che non ha accesso all’acqua
potabile e ai servizi igienici di base, entro il 2015. L’acqua dolce è ormai
una risorsa sempre più rara. Il fenomeno, associato agli
effetti determinati dai cambiamenti climatici, mette in discussione modelli di
sviluppo e di consumi finora praticati anche dove è
accessibile per tutti, anche dove è pacifica convivenza delle società che hanno
in comune bacini, fiumi, risorse idriche.
“L’acqua rappresenta la
principale sfida sociale ed ambientale dei prossimi 20/25
anni “
dichiara Rosario Lembo - Presidente del Comitato italiano per il Contratto
Mondiale sull’acqua e “non si può puntare a rilanciare
modelli
di cooperazione fondati sul partenariato pubblico-privato e sulle tecnologie
“green”, proposte emerse anche dopo Rio+20 e che sembrano essere le sole
soluzioni per un rilancio della cooperazione per l’acqua. Tali proposte, che
dovevano risolvere il problema dell'accesso all'acqua,
si sono dimostrate fallimentari”.
Per il Contratto Mondiale
sull’acqua, due sono le priorità che la comunità internazionale -
le Reti dei Movimenti dell’acqua e le ONG di cooperazione -
devono assumere nel corso del 2013.
La prima è quella di rafforzare i processi
di concretizzazione del diritto all'acqua nei diversi Paesi, sottraendola ai
privati e riaffermando la responsabilità/dovere degli Stati a formulare
strategie efficaci per garantire il diritto all’acqua ai cittadini.
La seconda è l’urgenza di sottrarre le
politiche e il potere di controllo dell’acqua ai portatori di interesse e alle
imprese multinazionali, che puntano a costruire le “borse
dell’acqua”. Dopo il riconoscimento della risorsa come
diritto umano è necessario affidare la gestione delle politiche idriche ad una
Autorità Mondiale dell’acqua, sotto l’egida delle Nazioni
unite.
Per questo e in occasione della
Giornata mondiale dell’acqua 2013 - Il Comitato Italiano per il Contratto
Mondiale sull’acqua ha realizzato un dossier “Quale
cooperazione per l’acqua come diritto umano, bene comune” che
analizza i modelli di cooperazione che sono stati finora sostenuti
dalle Nazioni Unite e dalla comunità internazionale, segnala i
percorsi in questo
ambito di alcune ONG associate al Cicma, ricostruisce
le tappe che hanno portato alla
proclamazione dell’Anno Internazionale della cooperazione idrica.
Il dossier è disponibile e
scaricabile dai siti di: www.contrattoacqua.it, www.manitese.it, www.cospe.it , www.cevi.coop
Per informazioni:
segreteria@contrattoacqua.it, cell.
327.4293815
Dona il tuo 5 per mille al Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua-Onlus, firmando nel riquadro ONLUS e inserendo il codice fiscale 97276140155, oppure versa il contributo sul ccp n. 52878055
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