Lo prevede l'Ocse, che sottolinea che mentre nel secondo trimestre ci sarà una ripresa delle economie di altri paesi, il paese rimarrà in crisi. E l'Fmi lancia allarme stagnazione produttività. Italia, unica economia che rimarrà in recessione nel primo semestre del 2013 tra i paesi del G7.
ROMA (WSI) -
Nel primo trimestre del 2013, l'economia dei paesi del G7 crescera'
mediamente del 2,4% su base annua. E' quanto prevede l'Ocse.
Nell' "Interim Assessment'' di primavera dove vengono disegnate le
prospettive economiche a breve termine e' scritto che, dopo
l'indebolimento del ciclo nell'ultima parte del 2012, ''l'attivita'
economica sta riprendendo nelle maggiori economie rafforzando le
aspettative di un rimbalzo del primo trimestre di quest'anno''.
A tirare gli Usa che dovrebbero registrare una crescita annua del Pil pari al 3,5%, poi Giappone (3,2%) e Germania (2,3%), Canada (1,1%) e Gran Bretagna (+0,5%).
In contrazione Francia (-0,6%) e Italia (-1,6), quest'ultima fanalino di coda della pattuglia. Per il primo semestre di quest'anno ''crescita moderata negli Usa'' e accelerazione per il Giappone ''grazie alle nuove misure di stimolo annunciate'' da Tokyo.
Nell'Eurozona la ripresa richiedera ''piu' tempo'' e si conferma la divergenza tra la Germania caratterizzata da una forte espansione e gli altri paesi dove la crescita sara' ''piu' lenta o negativa''. Tra i paesi emergenti, il Pil della Cina dovrebbe crescere, nel primo semestre, ben oltre l'8% su base annua.
Nel secondo trimestre, solo il Pil dell'Italia rimarra' ancora sottozero (-1,0%), la Francia tornera' in territorio positivo, rallenteranno Usa (2,0%), Giappone (2,2%), in accelerazione Germania (2,6%), Gran Bretagna (1,4%), Canada (1,9). Nel 2* trimestre la crescita media annua del Pil del G7 rallentera' all'1,8%.
Intanto il capo economista dell'Fmi, Olivier Blanchard, ha sottolineato che in Italia la produttività è ferma da troppo tempo, lanciando l'allarme sulla sua stagnazione. (AGENZIE)
A tirare gli Usa che dovrebbero registrare una crescita annua del Pil pari al 3,5%, poi Giappone (3,2%) e Germania (2,3%), Canada (1,1%) e Gran Bretagna (+0,5%).
In contrazione Francia (-0,6%) e Italia (-1,6), quest'ultima fanalino di coda della pattuglia. Per il primo semestre di quest'anno ''crescita moderata negli Usa'' e accelerazione per il Giappone ''grazie alle nuove misure di stimolo annunciate'' da Tokyo.
Nell'Eurozona la ripresa richiedera ''piu' tempo'' e si conferma la divergenza tra la Germania caratterizzata da una forte espansione e gli altri paesi dove la crescita sara' ''piu' lenta o negativa''. Tra i paesi emergenti, il Pil della Cina dovrebbe crescere, nel primo semestre, ben oltre l'8% su base annua.
Nel secondo trimestre, solo il Pil dell'Italia rimarra' ancora sottozero (-1,0%), la Francia tornera' in territorio positivo, rallenteranno Usa (2,0%), Giappone (2,2%), in accelerazione Germania (2,6%), Gran Bretagna (1,4%), Canada (1,9). Nel 2* trimestre la crescita media annua del Pil del G7 rallentera' all'1,8%.
Intanto il capo economista dell'Fmi, Olivier Blanchard, ha sottolineato che in Italia la produttività è ferma da troppo tempo, lanciando l'allarme sulla sua stagnazione. (AGENZIE)
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