martedì 26 marzo 2013

Debiti pubblica amministrazione, M5S: “Decreto in segrete stanze è una porcata”

Per la capogruppo Roberta Lombardi si tratta di una "regalia" alle banche, stabilita "in fretta e furia". Ma il governo rassicura: "E' un intervento di natura straordinaria a beneficio del settore privato". E Bruxelles avverte: "L'Italia non deve caricare troppo nel bilancio 2013".

Vittorio Grilli

“Una porcata di fine legislatura“. E’ quello che, secondo la capogruppo del Movimento 5 Stelle, si nasconde dietro l’allentamento del vincolo di bilancio per il pagamento dei debiti alle imprese della pubblica amministrazione. Roberta Lombardi critica in particolare la modalità del provvedimento governativo, ovvero che una parte dei pagamenti alle imprese confluirà immediatamente agli istituti di credito. “I cittadini prendono un impegno per 40 miliardi di debito pubblico”, ha spiegato in un video pubblicato sul blog di Beppe Grillo, “di cui una parte (nessuno sa quanta) andrà direttamente alle banche e da questa generosa, ennesima, regalia ci si aspetta che subito erogheranno prestiti e finanziamenti alle piccole e medie imprese italiane. Ma l’esperienza di questi anni ci ha reso cauti sugli effetti nell’economia reale dei finanziamenti alle banche”.
L’altro punto critico, secondo la capogruppo del M5S, è l’aumento del deficit che arriverà a sfiorare il 3 per cento, il tetto massimo imposto dalla legge, per creare la disponibilità di cassa necessaria a pagare le imprese (40 miliardi in due anni). “Ci stiamo giocando tutto l’indebitamento che possiamo stanziare per la crescita per il 2013 e per il 2014″, ha aggiunto, spiegando che si tratta di un “decreto fatto in fretta e furia nelle segrete stanze come è solita fare la politica per una porcata di fine legislatura”.

 
Lombardi è intervenuta rispondendo alla relazione del governo e del ministro del Tesoro Vittorio Grilli sulla delibera del pagamento dei debiti arretrati. “Il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione è un intervento di natura straordinaria, disposto in accordo con le autorità europee e destinato non a finanziare nuova spesa ma a sanare, a beneficio del settore privato, situazioni di criticità nei flussi di pagamenti da parte della pubblica amministrazione”, afferma il governo nella relazione diretta al parlamento.
“Il pagamento dei debiti è compatibile con gli equilibri complessivi di bilancio determinati a livello europeo”, prosegue il testo. “Inoltre, in prospettiva, una più veloce e sicura ripresa della crescita economica favorirà la sostenibilità della finanza pubblica italiana”. Il governo ha poi spiegato che “una parte dei pagamenti alle imprese confluirà immediatamente al settore creditizio, in quanto una quota del portafoglio di debiti risulta già ceduto alle banche”.
Nel frattempo Bruxelles conferma per l’Italia la possibilità di pagare i debiti della pubblica amministrazione, ma evitando di “caricare troppo nel bilancio del 2013″ la quota che incide sul deficit, per non raggiungere la soglia del 3 per cento e impedire la chiusura della procedura per deficit eccessivo. Il chiarimento è arrivato dal commissario europeo all’Industria Antonio Tajani.

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