lunedì 25 marzo 2013

Accordo nella notte per il prestito a Cipro


Chiusura in rialzo per le Borse in Asia dopo l'accordo per il salvataggio di Cipro. Sui listini l'effetto positivo di China Petroleum&Chemical che ha annunciato risultati oltre le previsioni. Tokyo ha guadagnato l'1,69% e Seul lo 0,6 per cento. Salgono i future sugli indici europei.

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Proteste a BruxellesEuro in rialzo sui mercati valutari dopo il via libera dell'Eurogruppo al piano di salvataggio di Cipro, che eviterà il collasso del suo sistema finanziario: la moneta unica scambia in area 1,3035 dollari rispetto ai 1,2983 della precedente chiusura.
Accordo nella notteL'Eurogruppo ha dato l'ok nella notte: la Laiki Bank sara' chiusa attraverso un processo controllato e i suoi asset finiranno in una 'good bank' e in una 'bad bank'. Per i depositi sotto i 100.000 euro scattera' la garanzia europea, quindi saranno salvi. Inoltre, non ci sara' alcuna tassa o prelievo sui depositi, ma un'altra forma di 'bail-in': si congelano cioe' i depositi sopra i 100mila euro, che verranno poi convertiti probabilmente con obbligazioni dello Stato.


Fuga evitataPer evitare la fuga dalle banche, specialmente di russi e britannici ma anche asiatici e mediorientali, ci saranno restrizioni ai movimenti di capitali. Nel testo dell'accordo viene indicato che tali "misure amministrative" sono "appropriate" a causa della "situazione unica ed eccezionale del settore finanziario cipriota e per permettere una rapida riapertura delle banche".
Le restrizioni dovranno essere temporanee, proporzionate e non discriminatorie, soggette al monitoraggio europeo. Il richiamo all'eccezionalita' della situazione e' necessario per rispettare il Trattato Ue e la situazione cipriota giustifica tali misure.
Ma e' evidente ormai che la nozione di "eccezionalismo" nella risposta alla crisi bancaria e del debito sovrano dell'Eurozona si e' estesa: si era partiti con lo 'haircut' sui titoli ellenici a carico dei privati, ora si passa al caso cipriota.
Ultimo punto dell'accordo il contributo russo. Nicosia dovra' "continuare a discutere" con Mosca sull'estensione del prestito di 2,5 miliardi che risale al 2011 in scadenza nel 2016. La Russia ha finora escluso un nuovo prestito.
Non cambia il quadro delle riforme economiche interne. Nelle prossime settimane il governo cipriota firmera' con la Troika un protocollo di accordo che prevede interventi strutturali, privatizzazioni e un aumento dell'imposta sulle societa' che passera' dal 10 al 12,5%.
L'aiuto Eurozona-Fmi e la mannaia sul settore bancario permetteranno al debito pubblico di Cipro, e' scritto nell'accordo della notte, "di restare sostenibile", cioe' attorno al 100% del pil entro il 2020. Con queste condizioni, la Bce continuera' a rifornire liquidita' alle banche cipriote. Ci si allontana dalla 'zona pericolo'.

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