venerdì 29 marzo 2013

Berlusconi: larghe intese, con Bersani premier. Zanda: lontani anni luce


"Tre forze rappresentano ognuna un terzo degli elettori. Una si è posta all'opposizione, è nell'ordine della razionalità che le altre due collaborino per dare vita a un governo di coalizione". Silvio Berlusconi non ha cambiato idea, e con Roberto Maroni lo ha ripetuto al capo dello Stato Giorgio Napolitano: l'unica soluzione per evitare il voto è un governo di grande coalizione.

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Berlusconi al Quirinale"Siamo disponibili a un governo di coalizione con Pdl, Pd, Lega, Scelta civica", ha detto Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni al Quirinale della delegazione Pdl-Lega con il presidente della Repubblica.
"Per quanto riguarda i contenuti dell'azione di governo siamo disponibili ad incontrare le altre forze politiche ed esaminare nel dettaglio i provvedimenti urgenti che si impongono per la difficilissima situazione economica. Crediamo che ci possa essere accordo su provvedimenti principali. Questa è la nostra posizione".

"Ci va bene la candiatura del segretario Bersani, ci vanno bene anche altre candidature", dice Berlusconi. E Maroni chiarisce, a scanso di equivoci: "Siamo disponibili per un governo di coalizione ma politico, non tecnico. Eravamo contro il Governo Monti, figuratevi se siamo disponibili ora a una soluzione di questo tipo".
"Vogliamo un governo di larghe intese tra le forze responsabili e disponibili. Un governo assolutamente politico visto anche l'esperienza tragica del governo dei tecnici".
"Non c'è stata nessuna nostra opposizione manifestata al presidente della Repubblica riguardo al Quirinale", aggiunge infine, sollecitato dai giornalisti, Berlusconi.
Zanda la vede difficile
"Ho ascoltato le dichiarazioni di Silvio Berlusconi. E' vero che le riforme costituzionali si debbono fare insieme. Ma mi sembra molto difficile ipotizzare un governo politico sostenuto insieme dal Pd e dal Pdl", afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. "Su troppe questioni rilevanti - prosegue Zanda - la politica del Pdl è distante anni luce da quelle del Partito democratico".
Schifani: prudenza, please
"In questo momento delicato per il Paese - ribatte il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani - nel quale c'è bisogno al più presto di un governo, auspicherei da parte del presidente Zanda maggiore prudenza, senza precludere ogni forma di collaborazione tra le due principali coalizioni politiche. Soprattutto in una fase in cui il presidente della Repubblica sta svolgendo il delicatissimo compito di mettere in atto ogni sforzo per dotare l'Italia di un governo che affronti immediatamente le vere emergenze della nazione".

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