venerdì 29 marzo 2013

Coisp: "Politica ipocrita, Cancellieri a casa". Ma il ministro ordina: "Accertare responsabilità"



Coisp: "Politica ipocrita, Cancellieri a casa".  Ma il ministro ordina: "Accertare responsabilità"Attaccata dal sindacato di polizia, il ministro dell'Interno invia a Ferrara un ispettore per una verifica in merito al sit-in solidale con gli agenti che picchiarono a morte Federico Aldrovandi. Agenti che, per il Coisp, non dovrebbero stare in carcere, "lo stabilisce la legge". La madre di Federico valuta querela per atti persecutori: "Girano attorno a me e alla città". In serata Anonymous attacca il sito del Coisp.

republica.it ROMA - Ieri il ministro dell'Interno aveva stigmatizzato la manifestazione del Coisp a Ferrara, ma non aveva parlato di provvedimenti disciplinari contro gli esponenti del sindacato di polizia che avevano manifestato in solidarietà con gli agenti condannati per il pestaggio che nel 2005 portò alla morte di Federico Aldrovandi, proprio sotto le finestre degli uffici comunali dove lavora la madre del giovane. Ma oggi l'atteggiamento di Annamaria Cancellieri sulla vicenda è decisamente più duro.

Sulla manifestazione di ieri a Ferrara "è gia partita un'ispezione disposta dal ministero per vedere la responsabilità, sia della manifestazione sia di chi ha concesso lo spazio - spiega il ministro dell'Interno al Tg3 -. Vogliamo capire bene cosa è successo, con molto equilibrio e con molta fermezza. L'ispettore è già a Ferrara. Dobbiamo fare di più e sempre meglio, punire quelli che sbagliano, ma tantissimi fanno il loro lavoro in maniera silenziosa da veri servitori dello Stato. La Polizia è democratica, dovrà lottare perché le mele marce vadano via, ma la maggioranza è sana".

A irrigidire il ministro, con tutta probabilità, ha contribuito l'attacco frontale del sindacato di polizia, che respingendo le tante critiche piovutegli addosso, è arrivato a chiedere il ritorno a casa della Cancellieri,
esponente di un governo di "tecnici superficiali". "Non vale nemmeno la pena di soffermarsi" sulla richiesta di dimissioni avanzata dal Coisp, ribatte Annamaria Cancellieri al Tg3, "sono parole in libertà".

Per il Coisp aveva parlato il segretario Franco Maccari. "Rispediamo ai vari mittenti tutte le accuse ingiuste, infondate e strumentali rivolte ieri a gente che svolge il proprio lavoro e tiene fede al proprio ruolo", aveva affermato Maccari, accusando la politica di essere "ipocrita" e Annamaria Cancellieri di "parlare a sproposito". Poi, l'invito al ministro: "E' ora che vada a casa".

La replica del sindacato di polizia alle molte critiche piovute sul sit-in di Ferrara non risparmia nessuno. Nella nota, il Coisp parla di "strumentalizzazione" perché all'oscuro della circostanza che la signora Moretti lavorasse nei pressi di una piazza scelta per la manifestazione perché "cuore della città". La signora Moretti, per tutta risposta, era scesa in strada mostrando una grande foto del figlio morto con evidenti segni delle violenze subite.

"Oggi - continua il Coisp - si grida allo scandalo e si dà addosso al Coisp, perché abbiamo fatto notare che i colleghi condannati per colpa e solo per colpa non dovrebbero stare in carcere considerato che è la stessa legge a stabilirlo; perché abbiamo osato dire le cose come stanno, che non si riesce a occuparsi seriamente di creare le migliori condizioni perché drammi come quello di Ferrara non si ripetano; perché abbiamo reagito all'unico irresponsabile risultato di tanta sofferenza: bollare gli appartenenti alle forze dell'ordine come potenziali torturatori, da marchiare come bestie perché non sono in grado di svolgere il proprio lavoro".

"Perché - si chiede il Coisp - nessuno osa mai parlare delle troppe volte che i poliziotti vengono aggrediti e massacrati senza che si lavori onestamente per cambiare cose che possono e devono essere cambiate? Perché? La verità è che una Politica ipocrita, Tecnici superficiali e voltagabbana, e sindacati che se ne restano accuratamente e vergognosamente al riparo da discussioni difficili e scomode non fanno che aggravare lo stato di migliaia di uomini e donne che non hanno microfoni a cui parlare".

In un altro passaggio, la nota del Coisp parla di strumentalizzazione di una circostanza "a noi del tutto sconosciuta: il fatto che Patrizia Moretti lavori presso il Comune di Ferrara, in quella piazza che noi abbiamo scelto perché è nel cuore della città e per nessun altro motivo". "Siamo profondamente colpiti - dice Franco Maccari - dalla superficialità dei tanti che hanno emesso spietati giudizi senza avere la più pallida idea di come fossero andate veramente le cose in quella piazza di Ferrara. Prima fra tutti il Ministro, Annamaria Cancellieri, che senza preoccuparsi di capire come stessero le cose, ha parlato a sproposito di offese a una famiglia e una madre che noi rispettiamo totalmente, e di mancato rispetto di sentenze e di Istituzioni, che non ci è mai appartenuto".

Ma Patrizia Moretti non crede che il sit-in sia stato organizzato proprio lì per uno sfortunato caso. "Credo che cercassero proprio la provocazione". Alla domanda se, col suo avvocato, stia valutando la querela per atti persecutori a suo danno, la signora Patrizia risponde affermativamente: "Se li vedo ancora sicuramente sì. E' un tormento. Girano attorno a me e alla città. Il senso della manifestazione nata spontaneamente per domani è questo: ci opponiamo a questa arroganza e falsità che continua".

Solidale con la signora Moretti e con tutte le vittime di una violenza che ha nello Stato un "complice", Anonymous in serata ha abbattuto il sito del Coisp, accompagnando l'azione di pirateria online con un comunicato in cui si attacca lo "pseudo-sindacato" di manifestare solidarietà "verso mani colpevoli e sporche di sangue innocente". (28 marzo 2013)

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