Kim Jong-un, all'indomani dell’invio da parte di Washington di due bombardieri B-2 Stealth a Seul, ha avvisato: "E 'arrivato il momento di fare i conti con gli imperialisti Usa". E si è detto pronto a colpire "le loro basi militari nei teatri operativi dell’Oceano Pacifico, incluse quelle nelle isole Hawaii, nell’isola di Guam e nella Corea del Sud".
La Corea del Nord lancia nuove minacce contro gli Stati Uniti, all’indomani dell’invio da parte di Washington di due bombardieri B-2 Stealth in Corea del Sud. Il leader nordcoreano, Kim Jong Un, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale Kcna, ha ordinato l’allerta delle unità missilistiche “così da potere colpire in qualsiasi momento gli Stati Uniti, le loro basi militari nei teatri operativi dell’Oceano Pacifico, incluse quelle nelle isole Hawaii, nell’isola di Guam e nella Corea del Sud“.
Kim sostiene che le azioni degli Usa ora “vanno al di là della fase di minaccia e di ricatto” e ritiene che sia “arrivato il momento di fare i conti con gli imperialisti statunitensi”. I due bombardieri, aveva spiegato ieri il comando americano a Seul, sono stati inviati “per una missione di addestramento di lunga durata”. I bombardieri con capacità nucleari hanno sganciato delle “munizioni inerti” su un campo di addestramento sudcoreano per dimostrare l’impegno Usa “per la difesa della Corea del Sud” e come “deterrente” a difesa degli alleati nella regione pacifico-asiatica.
Nessun commento:
Posta un commento