Il nuovo disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, che dovrebbe evitare la galera per i giornalisti colpevoli di diffamazione, come nel caso del direttore del Giornale Alessandro Sallusti, contiene un divieto per gli editori di coprire le spese legali e le multe di un giornalista eventualmente indagato e condannato per diffamazione.
Per esempio, nel caso della giornalista di Report Milena Gabanelli, contro cui si aprono ogni anno numerose cause per diffamazione (che poi si concludono in nulla), questo significa dover anticipare di tasca propria le spese legali e quindi praticamente non lavorare su inchieste delicate per non rischiare cause.
L'associazione per la libertà di stampa Articolo 21 l'ha definita legge anti-Gabanelli e ha lanciato un appello perché la legge venga modificata.
Dopo aver raccolto in poco tempo oltre diecimila firme di appoggio all'appello on line, il sito è stato oscurato da un attacco informatico che tuttora lo rende inaccessibile.
Nello stesso giorno anche il sito ZeusNews.it è stato vittima di un attacco similare, che l'ha reso inaccessibile per alcune ore. Una coincidenza, o la matrice è la stessa?
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