Da oggi i lavoratori per attestare la presenza dei lavoratori immigrati in Italia e per regolarizzarli posso presentare schede telefoniche, tessere dei mezzi pubblici, certificati medici e di iscrizione scolastica.
L'Avvocatura generale deoo Stato ha ritenuto che per "organismi pubblici" si dovessero considerare anche "soggetti, pubblici, privati o municipalizzati che istituzionalmente o per delega svolgono una funzione o un'attribuzione pubblica o un servizio pubblico".
Proprio da questo ne cosnegue che per la richiesta di regolarizzazione, l'attestato di presenza in Italia può avvenire anche con "la
certificazione medica proveniente da struttura pubblica - scrive l'Avvocatura nel parere - il certificato di iscrizione scolastica dei figli del lavoratore, tessere nominative dei mezzi pubblici, certificazioni provenienti dalle forze pubbliche, quali sanzioni stradali, amministrative, multe di ogni genere, titolarita' di schede telefoniche di operatori italiani, centri di accoglienza e/o di ricovero autorizzati o anche religiosi".
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