Con un nuovo disegno di legge, il governo francese sta tentando di migrare completamente a software Open Source le postazioni di pubblico impiego.
L’Europa abbraccia sempre più l’Open Source, o almeno ci prova. Dopo l’ultima decisione del governo britannico (che ha stretto un accordo con Collabora per portare LibreOffice nell’intera amministrazione pubblica) e il Ministero della Difesa italiano (leggi, Il Ministero della Difesa italiano adotta LibreOffice: addio a Microsoft Office), anche la Francia sta seriamente considerando l’idea di estendere i confini dell’Open Source nel suo apparato pubblico. Come i più informati sapranno già, il corpo di polizia francese utilizza da diverso tempo software Open Source. Ed ora, con un nuovo disegno di legge, si sta tentando di portare Software Aperto ovunque ci sia una postazione di lavoro (di enti pubblici, ovviamente).
Una scelta, questa, non semplice, non tanto per la qualità del software (sulla quale sappiamo tutti che non c’è niente da dire) ma per l’immensa quantità di macchine da migrare. Difficile ma non per questo impossibile. Dopotutto, esempi come Monaco di Baviera o lo stesso Regno Unito dovrebbero servire da lezione. Sta di fatto che allo stato attuale si tratta solo di un disegno di legge. Nel caso in cui questa proposta verrà approvata, ci vorrà parecchio tempo prima di portare a termine la missione: i cittadini francesi non si possono certo aspettare che tutto verrà rivoluzionato nel giro di qualche settimana.
Ma prima o poi bisognerà pur iniziare e di certo non ci si deve abbattere pensando ai tempi di una tale migrazione. E dopo la Francia sarà (finalmente) anche il turno dell’Italia? Chi lo sa. Noi, nel nostro piccolo, speriamo di sì. E voi?
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