lunedì 26 ottobre 2015

Nord di Roma. CERVETERI: È ALLARME ECO BOMBA NELLA TERRA DEGLI ETRUSCHI.

Singolare la presenza di nastri di plastica della Polizia locale, legati ad un ulivo proprio in corrispondenza del sito.

osservatorelaziale.it di Matteo La Stella
Cerveteri (RM) - Un'intera gamma di frigoriferi inglobata dalla vegetazione, oltre ad alcuni televisori e frammenti di altri elettrodomestici che, imperituri, sembrano essere fermi sul posto dal tempo degli etruschi. Accade in via Casale del Ferraccio, proprio alle porte di Cerveteri, quel gioiellino dell'Etruria meridionale dove quest'estate l'Eco- Festival è giunto alla nona edizione, prefiggendosi lo scopo di promuovere il rispetto per l'ambiente che, viceversa, soffre la noncuranza dell'amministrazione.

L'eco-bomba. Via Casale del Ferraccio sorge a sud del centro abitato cerveterano: una lingua di terra battuta che da via di San Paolo si snoda tra i campi e la boscaglia in direzione di via di Monte Abbadone. Percorrendola, già dalle prime battute sacchetti dell'immondizia ed altri rifiuti fanno capolino sul ciglio della strada, che, dopo alcune centinaia di metri, segue costeggiando una schiera composta di ulivi sul lato sinistro, ed il margine di un bosco che si sviluppa su una ripida costa di terreno dall'altro.

Quì, affacciandosi verso la macchia, ecco comparire l'eco-bomba: un camposanto di elettrodomestici incastonati tra gli arbusti, accompagnati da barili, scarti di cantiere e sacchi dell'immondizia che riaffiorano dal verde completando un'istantanea di degrado e inciviltà che va a cozzare con le politiche ambientali promosse dall'amministrazione di Piazza Risorgimento. Inoltre, appare chiaro come la vegetazione cresciuta ormai fin sopra i “rifiuti archeologici” sia sintomo della loro prolungata permanenza nel sottobosco, che, dunque, rende quanto meno singolare la presenza di nastri di plastica della Polizia locale, legati ad un ulivo proprio in corrispondenza del sito. Se così fosse, la rivalorizzazione del territorio etrusco tanto cercata dalla giunta Pascucci, fatta di eventi ed inaugurazioni con tanto di taglio del nastro, sarebbe riuscita a collezionare l'ennesimo flop. Una sconfitta per l'ambiente e per la città, degna di essere preservata dagli incivili; ma anche da chi presta il fianco ad un reato ambientale, complice degli stessi trasgressori a cui strizza l'occhio in segno di connivenza.

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