Dalla crisi non si esce individualmente, calpestando chi può farti "concorrenza" o sfruttando ogni modo per "arrivare". E' solo unendoci e facendo sentire la nostra contrarietà alla precarizzazione del lavoro e della vita di ognuno che possiamo creare un futuro migliore per tutti e tutte.
Sarai l’ennesimo SFRUTTATO o avrai la fortuna di essere nell’infinitesima percentuale dei VINCENTI?
Perchè se in questo momento stai partecipando al
JobMeeting al PalaDozza di Bologna, evento che vede in prima fila le
Business School più in vista d’Italia, sicuramente un po’ ci stai
sperando.
Speri di non essere in quel 42% di giovani
disoccupati, quei 3,2 milioni di persone che in questo momento non sanno
che farsene dell’istruzione ricevuta (e pagata caro, visti i tagli alle
borse di studio e l’aumento vertiginoso delle spese universitarie).
Speri di poter avere un’intuizione davvero
geniale per la tua StartUp, la nuova idea per un’imprenditorialità
giovane e giovanile…che nel 75% dei casi fallisce, nel 21% viene
assorbita da colossi più grandi e solo nel 4% riesce a tirare a campare.
In numeri, sono 82.000 imprese fallite (dal 2008), un milione di posti
di lavoro persi. Considerando che i dati provengono da Bankitalia e
Cerved, e non da fonti sovversive e terroriste, converrai con noi che se
non ti piace giocare d’azzardo è meglio lasciar perdere.
È vero che le possibilità sono
pochissime -dirai- ma nel caso posso emigrare verso il nord Europa,
posso tirare a campare con i soldi di mammà, posso inventarmi qualcosa…a
cosa serve venire a contestare il JobMeeting, che altro non fa che
darmi un’opportunità in più?
La Campagna NOI RESTIAMO, invece, non ha potuto
rimanere in silenzio di fronte all’ennesima celebrazione della logica
dell’“1 su 1000 ce la fa”, l’ennesimo evento in cui le maggiori aziende
ed i maggiori enti (maggiori anche per numero di sfruttati, precari e
sottopagati nel loro organico) vanno a incontrare gli studenti
dell’UniBo, mostrando il loro lato amichevole e sperando di trovare
qualche giovane promessa da salvare da un’università senza prospettive.
Se infatti l’Alma Mater consiglia caldamente ai suoi laureati di andar
verso altre sponde (meglio se d’élite o nordeuropee) a cercare speranza
-qui giù non c’è trippa per gatti evidentemente-, altri attori entrano
in campo oggi a Bologna: il Comune cittadino in primis, che non si
lascia sfuggire l’occasione per finanziare un progetto in linea con le
direttive dell’esecutivo nazionale; la BBS, che forse si dimentica di
dire che i suoi master costano migliaia di euro -e che quindi non sono
proprio alla portata di tutti…-; la Confindustria, che finanzia l’evento
e che è stata la prima sostenitrice del JobsAct di Poletti.
Per questo la campagna NOI RESTIAMO ha sempre
promosso le contestazioni ai vari Career Day, al Reunion Day e allo
StartUp Day dello scorso giugno, alla visita bolognese del ministro
Poletti del 22 ottobre, e non poteva non essere qui oggi. Non ci sono
progetti strutturali per il tuo futuro, c’è solo una pesca nel mucchio
dei pochissimi meritevoli (con quali criteri sarebbe da discuterne) e
gli altri saranno abbandonati a loro stessi.
LE LORO PROMESSE SONO SOLO FUMO
QUEST’EVENTO E’ SOLO UN’ANTICIPO DELLA GUERRA TRA PRECARI CUI SIAMO DESTINATI
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