L’iniziativa, che segue ad una prima mobilitazione nazionale del 5 marzo
2014 ed a moltissime mobilitazioni territoriali, prevede un convegno, a
cui parteciperanno scienziati, parlamentari, sindaci, avvocati,
rappresentanti dei comitati, organizzato presso la Camera dei Deputati,
Auletta Gruppi Parlamentari, dalle ore 9.30 alle 14.00; una conferenza
stampa, alle ore 12.00 in locale attiguo, ed un presidio in piazza di
Montecitorio, dalle ore 14.00 alle 18.00. La Rete NOGESI rappresenta il
coordinamento nazionale di numerose associazioni sorte nei territori
interessati dai progetti di trivellazioni e nuovi impianti geotermici:
in Toscana, con l’Amiata, la Maremma e la Val d’Orcia; in Umbria e nel
Lazio, nell’altopiano dell’Alfina ed aree limitrofe con gli impianti di
Castel Giorgio e Torre Alfina; in Campania, con il dramma dei comuni
vicini al super-vulcano dei Campi Flegrei in cui si vogliono installare
due impianti pilota; in Sardegna, piena di istanze di ricerca
geotermiche. Contro le trivellazioni e la costruzione degli impianti,
ritenuti dannosi per l’ambiente e le attività economiche presenti nei
territori, pericolosi per la salute e la sicurezza idrogeologica, sono
da tempo scesi in campo non solo i cittadini ma anche le amministrazioni
locali, con in testa i sindaci, più volte scesi in piazza indossando la
fascia tricolore, anche per manifestare un disagio istituzionale verso
il piano di privatizzazione selvaggia della geotermia, operato dal
Governo Berlusconi e non ancora riformato dall’attuale Esecutivo.
Numerosi anche gli scienziati (geologi, vulcanologi, naturalisti) che
hanno lanciato l’allarme sulla pericolosità degli impianti, ed i
parlamentari di diversi schieramenti, che in Commissioni Riunite
Ambiente (VIII) e Attività produttive (X) hanno approvato all’unanimità
lo scorso 15 aprile una Risoluzione che impegna il Governo alla non
improcrastinabile riforma del settore entro il 15 ottobre 2105.
Il 5 novembre la Rete NOGESI presenterà anche un articolato documento di proposte, elaborate con il supporto di autorevoli esperti, intendendo così ricordare al Governo che il tempo è scaduto ed è necessaria la riforma orientata verso una nuova legislazione del settore, che risolva il problema della scarsa credibilità dell’attuale piano geotermico del Governo.
Il 5 novembre la Rete NOGESI presenterà anche un articolato documento di proposte, elaborate con il supporto di autorevoli esperti, intendendo così ricordare al Governo che il tempo è scaduto ed è necessaria la riforma orientata verso una nuova legislazione del settore, che risolva il problema della scarsa credibilità dell’attuale piano geotermico del Governo.
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