mercoledì 28 ottobre 2015

La Geotermia speculativa e predatoria fa male. Una conferenza "Nogesi" il 5 novembre a Roma.

La Rete nazionale NOGESI organizza la seconda giornata di mobilitazione nazionale contro la Geotermia Elettrica, Speculativa e Inquinante, che si terrà a Roma il prossimo 5 novembre, presso la Camera dei Deputati.
L’iniziativa, che segue ad una prima mobilitazione nazionale del 5 marzo 2014 ed a moltissime mobilitazioni territoriali, prevede un convegno, a cui parteciperanno scienziati, parlamentari, sindaci, avvocati, rappresentanti dei comitati, organizzato presso la Camera dei Deputati, Auletta Gruppi Parlamentari, dalle ore 9.30 alle 14.00; una conferenza stampa, alle ore 12.00 in locale attiguo, ed un presidio in piazza di Montecitorio, dalle ore 14.00 alle 18.00. La Rete NOGESI rappresenta il coordinamento nazionale di numerose associazioni sorte nei territori interessati dai progetti di trivellazioni e nuovi impianti geotermici: in Toscana, con l’Amiata, la Maremma e la Val d’Orcia; in Umbria e nel Lazio, nell’altopiano dell’Alfina ed aree limitrofe con gli impianti di Castel Giorgio e Torre Alfina; in Campania, con il dramma dei comuni vicini al super-vulcano dei Campi Flegrei in cui si vogliono installare due impianti pilota; in Sardegna, piena di istanze di ricerca geotermiche. Contro le trivellazioni e la costruzione degli impianti, ritenuti dannosi per l’ambiente e le attività economiche presenti nei territori, pericolosi per la salute e la sicurezza idrogeologica, sono da tempo scesi in campo non solo i cittadini ma anche le amministrazioni locali, con in testa i sindaci, più volte scesi in piazza indossando la fascia tricolore, anche per manifestare un disagio istituzionale verso il piano di privatizzazione selvaggia della geotermia, operato dal Governo Berlusconi e non ancora riformato dall’attuale Esecutivo. Numerosi anche gli scienziati (geologi, vulcanologi, naturalisti) che hanno lanciato l’allarme sulla pericolosità degli impianti, ed i parlamentari di diversi schieramenti, che in Commissioni Riunite Ambiente (VIII) e Attività produttive (X) hanno approvato all’unanimità lo scorso 15 aprile una Risoluzione che impegna il Governo alla non improcrastinabile riforma del settore entro il 15 ottobre 2105.
Il 5 novembre la Rete NOGESI presenterà anche un articolato documento di proposte, elaborate con il supporto di autorevoli esperti, intendendo così ricordare al Governo che il tempo è scaduto ed è necessaria la riforma orientata verso una nuova legislazione del settore, che risolva il problema della scarsa credibilità dell’attuale piano geotermico del Governo.

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