mercoledì 13 marzo 2013

Marò, ira del premier indiano: "Ci saranno conseguenze per l'Italia"

La protesta del governo dopo la decisione di non far rientrare Latorre e Girone: "Devono mantenere fede alla loro parola". La pressione dell'opposizione e il rischio di espulsione dell'ambasciatore italiano.

ROMA - Se le autorità italiane "non manterranno la parola", rifiutando di rispedire i due marò in India per essere processati, "ci saranno conseguenze nelle nostre relazioni con l'Italia". Lo afferma su twitter il premier indiano Manmohan Singh, dopo la richiesta già avanzata ieri al governo italiano di tornare indietro sulla decisione di non estradare Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Il premier ha spiegato ai parlamentari del suo governo di aver detto alle autorità italiane di "rispettare gli impegni presi" sul ritorno dei due marò, ai quali era stata concessa una licenza per tornare in italia a votare nelle recenti elezioni di fine febbraio. "Se non tengono fede alla loro parola, ci saranno conseguenze per le nostre relazioni con l'italia", ha aggiunto il primo ministro.
L'italia intanto si mostra fiduciosa sulla possibilità di superare la crisi con l'India. L'ambasciatore italiano Daniele Mancini, ha fatto sapere che non rinuncerà a cercare una soluzione, anche se sono sempre più insistenti le indiscrezioni che parlano di una sua imminente espulsione.

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