mercoledì 26 settembre 2018

"Decreto Salvini, un altro passo verso la barbarie". Intervento di Vito Meloni e Michela Becchis

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato all'unanimità il decreto Immigrazione e sicurezza di Salvini. Con esso si mette la parola fine alla protezione umanitaria e quindi al permesso di soggiorno per motivi umanitari, in aperta contraddizione dell’art. 10 della Costituzione: migliaia di cittadine e cittadini migranti saranno gettati in pochi giorni nella triste condizione di clandestini.
Tra le misure previste spicca l'aumenti del numero dei Centri per il Rimpatrio (CPR) ovvero una carcerazione di fatto per persone che non hanno commesso alcun reato: la loro carcerazione è prolungata a 180 giorni nei quali di fatto i migranti saranno rinchiusi in lager che saranno aperti o riaperti nelle prossime settimane/mesi.
Inoltre, chi ha fatto richiesta di asilo dovrà passare per i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), coordinati dalle Prefetture, da sempre centri di corruzione e malaffare tra pubblico e privato. Ci sarà la progressiva diminuzione del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), piccoli centri di accoglienza e luoghi di progetti diinserimento dei migranti più giovani, complessivamente meno inseriti nel sistema mafioso visto anche in Mafia Capitale,
Di fatto si chiudono tutte le strade di regolarizzazione, creando appositamente nell’arco di pochi giorni migliaia di creature prive di protezione, status, futuro.
A tutto questo si aggiungono l’estensione del Daspo per i senza tetto e marginali, la dotazione del taser anche alla polizia locale, l'inasprimento fino a 4 anni delle pene per chi occupa stabili. In poche parole, la cancellazione del diritto alla casa al grido di “la proprietà è sacra”.

Assistiamo a un piano progressivo di esclusione e criminalizzazione di uomini e donne fragili e bisognosi di uno status certo per poter ricominciare una vita civile. Ma questo non è un governo che ha a che fare con la civiltà né giuridica né umanitaria. L’oltraggio alla Costituzione, alle garanzie del diritto, alla Convenzione di Ginevra non fermerà, né paradossalmente consentirà un normale movimento in uscita di creature disperate che fuggono da quello che l’Occidente ha scatenato.
Riempirà il Paese di clandestini inermi, inconsapevoli e disperati che questo governo sarà pronto a rinchiudere nelle carceri. Un pericoloso, ulteriore passo verso la negazione di diritti elementari che in Italia si è già chiamato fascismo.

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