Organizzata dal Green City Network, si tiene oggi 28 settembre a Bologna la 1^ Conferenza nazionale delle green city, con al centro la presentazione delle Linee guida per le green city in Italia.
Le 15 linee guida per le green city, in sintesi, prevedono di puntare sulla qualità urbanistica e architettonica delle città, di garantire un'adeguata dotazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane, di assicurare una buona qualità dell'aria e di rendere più sostenibile la mobilità urbana.
- Per fermare il consumo di suolo prevedono di puntare sulla rigenerazione urbana e di estendere la riqualificazione, il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente.
- Grande attenzione pongono alla prevenzione e il riciclo dei rifiuti verso un'economia circolare e alla gestione dell'acqua come risorsa strategica.
- Rilevante è l'impegno richiesto alle città per il clima, per abbattere le emissioni di gas serra, ridurre i consumi di energia e sviluppare nelle città la produzione e l'uso di energia da fonti rinnovabili, nonché di adottare misure per l'adattamento al cambiamento climatico.
Dall'Agenda 21 di Rio del 1992 fino ai goal del 2015 dell'Agenda 2030, molti sono stati gli approcci proposti per la sostenibilità delle città, con esiti però insoddisfacenti.
Serviva un approccio che rilanciasse con più forza le priorità della qualità ecologica, alla luce dei più recenti sviluppi della green economy e della circular economy, nell'era della crisi climatica.
Queste esigenze hanno alimentato, in particolare a livello europeo, analisi ed elaborazioni che hanno portato al "green city approach".
Questo approccio integrato alla green city era già stato adottato, sin dal 2010, dalla Commissione Europea per lo "European Green Capital Award": un premio che punta a promuovere città europee più green.
Una definizione articolata e aggiornata di tale approccio era stata definita nel 2016 dall'International Council for Local Environmental Initiatives.
Il "green city approach" è stato assunto, infine, come base per un programma di sviluppo di una green economy nelle città con l'Economics of Green Cities Programme della London School of Economics, coordinato da Nicholas Stern.
Anche in Italia questo percorso ha ricevuto apporti di rilievo.
Nel 2017 è stato posto alla base del Manifesto "La città futura", proposto da un gruppo di docenti di una ventina di università italiane ed estere, nell'ambito delle iniziative degli Stati generali della green economy.
Il Green City Network, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, si è avvalso di tale lavoro, lo ha integrato e ha steso una prima bozza sulla quale è stato attivato un ampio processo di consultazione di esperti di diverse università, di enti di ricerca e di alcuni Ministeri, amministratori di alcuni Comuni e di due Regioni (Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia), oltre alle organizzazioni del Consiglio nazionale della green economy.
Questo ampio processo di consultazione ha quindi consentito al Green City Network di arrivare alla stesura di queste linee guida presentate alla 1^ Conferenza nazionale delle green city.
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