Il Ministro della Salute Grillo intervenuta a "l’aria che tira" sulla questione cannabis light e marijuana ad uso terapeutico si è dichiarata “personalmente favorevole alla legalizzazione”, pur sottolineando che al momento “la questione non è all’interno del contratto di governo”.
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Dopo mesi di silenzio sul tema della cannabis in Italia i media tradizionali tornano a parlare della questione. A riaccendere la discussione sulla legalizzazione della marijuana ci ha pensato il Ministro della Salute del governo giallo-verde Giulia Grillo che, intervistata durante la trasmissione l’aria che tira in onda su La 7, si è dichiarata “personalmente favorevole alla legalizzazione della cannabis“.Durante l’intervista è stato chiesto al Ministro della Salute se fosse preoccupata per il proliferare dei cannabis shop nel nostro paese che potrebbero lanciare un messaggio sbagliato ai ragazzi. Il Ministro Grillo ha dichiarato di “non essere preoccupata per la questione”. “Queste attività- ha aggiunto – vendono prodotti con contenuti di thc irrisori quindi non esistono problemi reali, anche se ci vuole una cautela per alcune categorie di persone come i minori, e noi intendiamo operare in questo senso”.
L’intervista ha subito immediatamente una sterzata sul tema della legalizzazione delle droghe leggere ed è stata chiesta la posizione del Ministro per quanto riguarda questo tema. “Io personalmente sono favorevole – ha dichiarato il Ministro – ma la questione non è nel contratto di governo. Se il parlamento deciderà come affrontare la questione, noi come sa nella scorsa legislatura abbiamo depositato una proposta di legge in questa direzione, poi si vedrà, al momento non è in discussione”.
Al ministro Grillo è stato anche chiesto di esprimere un suo parere per quanto riguarda la cannabis terapeutica, una questione difficile per quanto riguarda il nostro paese che, pur avendo una legge che consente ai pazienti di poter trattare le loro patologia con la marijuana terapeutica, non riesce a garantire i quantitativi necessari per soddisfare le richieste dei malati. “ci sono grandissimi vantaggi per i pazienti che vengono riconosciuti destinatari di questo tipo di terapia, l’unico problema reale che abbiamo è che la quantità di produzione è insufficiente a soddisfare le richieste. Anche su questo tema il nostro governo si sta impegnando in tal senso, non è semplicissimo ma ci possiamo riuscire” ha concluso il Ministro”.
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