Pierfranco Pellizzetti Saggista
È mia personale opinione che, impostata così, la riflessione non vada da nessuna parte. E il suo vizio di fondo consiste nell’aver scambiato la causa con l’effetto.
Insomma, non si è smarrita la via perché furono adottati programmi e dimenticati radicamenti, bensì le scelte (suicide) sono avvenute proprio in quanto era stata smarrita la via, intesa come scelta di vita. E per occultare tale smarrimento vennero adottate cosmesi che sono rapidamente colate sul volto del Pd/Sinistra come una poltiglia velenosa, rivelandone i tratti avvizziti.
Fenomeno degenerativo di cui l’elettorato e l’opinione non mainstream hanno iniziato gradatamente a rendersi conto. Con risultati di cui le elezioni del 4 marzo sono la palese riprova di una presa di coscienza.
Valutazione tradotta in bocciatura che non può essere ancora una volta rettificata con il ricorso al make up: per il Partito Democratico un po’ di parole d’ordine evocative, magari studiate da qualche spin-doctor responsabile di precedenti fallimenti nel mercato politico anglosassone, e qualche rotazione nel panel della leadership; magari giocando sulla tastiera dal piacione all’ascetico. Tanto per dire, lo Zingaretti fratello piccolo di Montalbano o il macilento e monacale renziano critico Graziano Delrio.
Per Liberi e Uguali, depandance della sinistra entrista e di Palazzo, per questo riconosciuta e schivata dal popolo di sinistra più avvertito, qualche ricorso al modernariato di Prima Repubblica e/o il lancio di qualche caratterista meno fuori ruolo di un trasversale che voleva premiare Berlusconi per la sua lotta alla criminalità organizzata e intanto collaborava a stoppare Giancarlo Caselli.
Questo per dire che mantenendo in gioco un personale di partito totalmente screditato biograficamente (e ogni riferimento a D’Alema o Bersani NON è puramente casuale), magari facendo ricorso alla tecnica dell’ammuina di re Francischiello (“tutti chilli che stanno a prora vann’ a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta”), la caduta libera verso l’estinzione della Sinistra o – a scelta – del Pd accelererà ulteriormente.
Sicché il problema primario è la credibilità.
Dovrebbe far riflettere il fatto che mentre la Sinistra (da quella “responsabile” all’entrista) viene marginalizzata in tutta Europa, nel Regno Unito conosce una rinascita sotto la guida di Jeremy Corbyn; un tipo che mai potrebbe essere sospettato di carrierismo e collusioni inconfessabili.
A cui mai si potrebbe attribuire quanto si disse di Tony Blair: “A lui non interessano le privatizzazioni, piacciono i ricchi”.
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