L'attore: "Mi avete reso orgoglioso del mio Paese". La Casa Bianca: "La sicurezza dei giovani è una nostra priorità".
Già dalle prime ore del mattino migliaia
di persone si apprestano a raggiungere il centro di Washington dove ha
luogo "La marcia delle nostre vite", la manifestazione organizzata dai
giovani sopravvissuti alla strage di San Valentino nella scuola di
Parkland, in Florida, con cui i giovani chiedono a gran voce cambiamento
e urlano, ai piedi del Campidoglio sede del Congresso, il loro "Basta!"
alla violenza scaturita dalla diffusione e uso di armi.
Gli organizzatori prevedono mezzo milione di persone nella capitale
Usa, mentre contemporaneamente si terranno simili dimostrazioni in
decine di città in tutto il Paese.
L'attore George Clooney ha scritto una lettera ai manifestanti. "Mi
avete reso nuovamente orgoglioso del mio Paese". Clooney, che ha donato
500 mila dollari agli organizzatori, ha aggiunto che parteciperà alla
marcia con la moglie Amal. "Siamo al 100% con voi ma entrambi pensiamo
fortemente che questa è la vostra marcia. Il vostro momento", si legge
nel testo.
"I giovani lo stanno facendo capire agli adulti e questo è stato il
vostro strumento più efficace - aggiunge -. Il fatto che nessun adulto
parlerà sul palco a Washington è un potente messaggio al mondo che se
noi non facciamo qualcosa contro la violenza delle armi da fuoco allora
lo farete voi".
Sulla marcia arriva un commento anche dalla Casa Bianca: "Un plauso
ai tanti giovani americani che oggi esercitano i loro diritti in base al
Primo Emendamento. La sicurezza dei nostri giovani è una delle
principali priorità del presidente", afferma in una nota la vice
portavoce Lindsay Walters.
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