sabato 24 marzo 2018

A Washington marcia degli studenti contro le armi. C'è anche Clooney.

L'attore: "Mi avete reso orgoglioso del mio Paese". La Casa Bianca: "La sicurezza dei giovani è una nostra priorità".


Già dalle prime ore del mattino migliaia di persone si apprestano a raggiungere il centro di Washington dove ha luogo "La marcia delle nostre vite", la manifestazione organizzata dai giovani sopravvissuti alla strage di San Valentino nella scuola di Parkland, in Florida, con cui i giovani chiedono a gran voce cambiamento e urlano, ai piedi del Campidoglio sede del Congresso, il loro "Basta!" alla violenza scaturita dalla diffusione e uso di armi.
Gli organizzatori prevedono mezzo milione di persone nella capitale Usa, mentre contemporaneamente si terranno simili dimostrazioni in decine di città in tutto il Paese.
L'attore George Clooney ha scritto una lettera ai manifestanti. "Mi avete reso nuovamente orgoglioso del mio Paese". Clooney, che ha donato 500 mila dollari agli organizzatori, ha aggiunto che parteciperà alla marcia con la moglie Amal. "Siamo al 100% con voi ma entrambi pensiamo fortemente che questa è la vostra marcia. Il vostro momento", si legge nel testo.

"I giovani lo stanno facendo capire agli adulti e questo è stato il vostro strumento più efficace - aggiunge -. Il fatto che nessun adulto parlerà sul palco a Washington è un potente messaggio al mondo che se noi non facciamo qualcosa contro la violenza delle armi da fuoco allora lo farete voi".
Sulla marcia arriva un commento anche dalla Casa Bianca: "Un plauso ai tanti giovani americani che oggi esercitano i loro diritti in base al Primo Emendamento. La sicurezza dei nostri giovani è una delle principali priorità del presidente", afferma in una nota la vice portavoce Lindsay Walters.

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