Il Pontefice, nella domenica delle Palme, si rivolge ai giovani: "Vogliono farvi tacere, gridate".
Intrighi e calunnie portano a condannare
gli altri "senza scrupoli". Lo ha detto il Papa in occasione della
Domenica delle Palme che coincide con la celebrazione in ogni chiesa
locale della Giornata Mondiale della Gioventù.
"Crocifiggilo!" non è "un
grido spontaneo, ma il grido montato, costruito, che si forma con il
disprezzo, con la calunnia, col provocare testimonianze false".
"È la
voce di chi manipola la realtà e crea una versione a proprio vantaggio e
non ha problemi a 'incastrare' altri per cavarsela. Il grido di chi non
ha scrupoli a cercare i mezzi per rafforzare sé stesso e mettere a
tacere le voci dissonanti", ha sottolineato il Papa.
"Crocifiggilo!" - ha proseguito il Papa riprendendo le parole del
Vangelo - "è il grido che nasce dal 'truccare' la realtà e dipingerla in
maniera tale che finisce per sfigurare il volto di Gesù e lo fa
diventare un 'malfattore'. È la voce di chi vuole difendere la propria
posizione screditando specialmente chi non può difendersi. È il grido
fabbricato dagli 'intrighi' dell'autosufficienza, dell'orgoglio e della
superbia che proclama senza problemi: 'Crocifiggilo, crocifiggilo!'".
"E così alla fine - ha detto ancora il Papa nell'omelia - si fa
tacere la festa del popolo, si demolisce la speranza, si uccidono i
sogni, si sopprime la gioia; così alla fine si blinda il cuore, si
raffredda la carità".
Francesco si è rivolto anche ai giovani: "Cari giovani, la gioia che
Gesù suscita in voi è per alcuni motivo di fastidio e di irritazione,
perché un giovane gioioso è difficile da manipolare. Far tacere i
giovani - ha gridato il Papa in piazza San Pietro - è una tentazione che
è sempre esistita".
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