L'Usb Viterbo esprime vicinanza e solidarietà contro gli attacchi dell'ultimo periodo nei confronti dei migranti.
usb.it
Nell’ultimo
periodo in particolare, nella città di Viterbo, associazioni, gruppi e
partiti hanno utilizzato il tema dello straniero per fini personali.
In
linea con l’ondata razzista nazionale, anche nella Tuscia, il migrante è
stato trasformato nel capro espiatorio del degrado e della povertà.
L’Usb Viterbo ha denunciato pubblicamente tali manovre: l’impoverimento della città è dovuto a decenni di malapolitica con il silenzio complice di alcune associazioni.
Intere
strutture storiche per la città, sia pubbliche sia private, sono state
lasciate nel più completo abbandono, proprio negli anni in cui sono
stati concessi appalti e agevolazioni sulle aree commerciali, senza
alcun controllo sulla sicurezza dei lavoratori impiegati.
Gli
artigiani e i piccoli esercenti sono stati abbandonati, lasciati al
destino della chiusura. Eppure, nessuna voce di protesta si è alzata,
mentre, invece, grande fervore è stato usato contro i negozi gestiti da
stranieri. Forse, interessi economici e speculazioni, hanno favorito le
scelte politiche, favorendo la cementificazione sulla direttrice della
Cassia Nord.
Il
servizio sanitario sul territorio è al collasso, occorrono più di sei
mesi per effettuare una semplice Tac, la Asl tenta la privatizzazione
della dialisi, dell’assistenza psichiatrica e di quella domiciliare.
Eppure,
nessuna voce di protesta si è alzata, mentre, invece, grande fervore è
stato usato contro i migranti fuori i centri commerciali. Le denunce
pubbliche del sindacato hanno permesso di cambiare la narrazione sul
territorio.
La
giornata di giovedì, con la presenza della Lega, voleva segnare una
nuova cavalcata del tema razzista, per addossare al presunto straniero
colpevoli mancanze, causate dallo stesso gruppo politico. L’Usb
Viterbo, a fianco di associazioni e partiti del territorio, ha
partecipato a un volantinaggio per smascherare questi bassi giochi
elettorali, che mirano solo alle prossime scadenze.
Vi
è stata una grandissima partecipazione e vicinanza da parte di
cittadini e passanti.
A dimostrazione che il tema del razzismo nasconde
importanti interessi e malaffare, una pioggia di insulti e minacce sono
stati rivolti a chi ha avuto il coraggio di parlare.
L’Usb
Viterbo ribadisce “Siamo tutti zecche, se questo vuol dire essere
antirazzisti.
Siamo tutti zecche, se questo vuol dire essere
antifascisti.
Siamo tutti zecche, se questo vuol dire sentire come
propri qualsiasi abuso o sofferenza subiti da un’altra persona,
indipendentemente dal colore della pelle o dal sesso”.
L’Usb
Viterbo presidierà piazze, negozi e uffici dove abitualmente si recano
questi leoni da tastiera, leggendo le minacce e gli insulti arrivati,
per alzare il velo e mostrare pubblicamente che dietro i temi del
fascismo e del razzismo non vi è nessuna sostanza, ma solo beceri e
miseri sproloqui.
Associazioni, partiti e semplici cittadini sono invitati a partecipare.
Associazioni, partiti e semplici cittadini sono invitati a partecipare.
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