Io non sono un simpatizzante dei 5 stelle da quando hanno fatto finta
di non vedermi come loro candidato, anche se sapevo benissimo che uno
come me non lo avrebbero mai preso non essendo io incline ad accettare
ordini e imposizioni o regole dall'alto, specie se nell'esercizio di un
mandato dato dal popolo.
Dunque Orfini – per tirare l'acqua al mulino del Pd- si era addirittura preparato un foglietto da cui risultava che nel 50% dei casi Lega e M5S avevano votato insieme contro il Pd.
Faceva tenerezza Orfini, espressione di un Pd che ha frequentato più il furbetto Farinetti e il furbissimo Marchionne, andando a osannare anche la Philip Morris in nuova fabbrica bolognese di sigarette (elettroniche), che gli operai della Fiom, un Pd che non ci piace perché ha fatto eleggere una Lorenzin che poco ha fatto contro la lobby delle case farmaceutiche, e un Casini che nella mia memoria – ma forse anche in quella degli elettori di Pomigliano d'Arco - era più destro dei destri più maldestri e che ha avuto il solo merito di fare il funerale alla Commissione di inchiesta sulle banche e sulle malefatte dei parenti banchieri dei sottosegretari preferiti dal Matteo numero 1.
Ma faceva tenerezza anche la brava Lucia Annunziata che – da vecchia militante comunista - disperatamente cercava di portare Orfini a dire che era meglio se Pd e M5S si fossero alleati per tentare l'impossibile: non far sparire un partito divenuto ormai solo uno specchio della politica liberista e antioperaia che nemmeno Berlusconi era riuscito a incarnare, e che non piace a chi scrive ma nemmeno ormai alla maggioranza degli italiani.
Ora se questi risultati elettorali porteranno almeno a 10 leggi buone fatte da "chi ci sta" – siano essi Lega e M5S o M5S e Pd o Pd e destra non ci importa - noi saremo contenti, e andremo volentieri a nuove elezioni ricordando chi ha fatto quelle leggi per premiarli.
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