mercoledì 21 marzo 2018

Nel Migliore dei mondi possibile...Omicidio Marco Vannini: la Procura chiede condanna per tutta la famiglia Ciontoli.

Il pm ha chiesto 21 anni per il padre della fidanzata del ragazzo e 14 anni per gli altri familiari.


Chieste cinque condanne per la morte di Marco Vannini, 21 anni, avvenuta il 18 maggio 2015 a Ladispoli raggiunto da un colpo di arma da fuoco sparatogli da Antonio Ciontoli, padre della fidanzata del giovane. Davanti ai giudici della prima Corte d'Assise di Roma, il pm Alessandra D'Amore ha sollecitato una pena a 21 anni di carcere per il capofamiglia Ciontoli, sottufficiale della Marina Militare.
Chiesti 14 anni per la moglie Maria Pezzillo e i due figli, Martina (fidanzata di Vannini) e Federico. La famiglia Ciontoli è accusata di concorso in omicidio volontario. Nel processo è imputata anche la fidanzata di Federico Ciontoli, Viola Giorgini, per la quale l'accusa chiede due anni di carcere (con sospensione della pena) per omissione di soccorso.
Una vicenda piena di bugie ed omissioni quella che ruota attorno al compianto Marco Vannini, iniziata alle 23.30 del 17 maggio 2015.
Marco si trovava a casa dei genitori della fidanzata, mentre veniva misteriosamente ferito in bagno. Dunque Federico Ciontoli, fratello della fidanzata di Marco, e la mamma provvedevano a chiamare il 118, omettendo di dire che il ragazzo fosse stato raggiunto da un colpo di pistola. La richiesta di aiuto veniva così disdetta. Dopo mezz'ora, il 118 veniva ricontattato. L'arrivo dell'ambulanza avveniva soltanto all'una di notte. Dopo una lunga agonia, Marco moriva alle ore 3:10.

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