In
un’intervista esclusiva per Telesur, il linguista statunitense Noam
Chomksy e il giornalista John Pilger hanno definito il comportamento del
Presidente Donald Trump verso il Venezuela come “irresponsabile” ma
tutto sommato “prevedibile”, in linea cioè con il comportamento assunto
dai precedenti presidenti degli Stati Uniti verso situazioni politiche
analoghe.
Contropiano e L’Antiplomatico
Chomsky ha definito le dichiarazioni di Trump come “scioccanti e pericolose” e ritiene che esse siano spiegabili più con il tono con cui Trump comunica abitualmente con la propria base elettorale e con la necessità di “stare sotto i riflettori” mentre i fatti di Caracas volgevano velocemente a favore di Maduro e della Rivoluzione Bolivariana, non preoccupandosi però delle conseguenze che le sue dichiarazioni avrebbero avuto nel mondo fuori dal suo entourage di rifermiemento (eccetto che per le sue tasche e per la sua immagine – ha aggiunto sibillino Chomsky).
“La nostra migliore speranza è che qualche generale negli Stati Uniti capisca le conseguenze nefaste di questo atteggiamento e prenda in mano la situazione”, ha aggiunto Chomsky.
Da parte sua, il giornalista John Pilger ha affermato che la linea di condotta di Trump con l’opzione di un’invasione è in continuità con la prassi degli Stati Uniti dell’ultimo secolo.
“La minaccia di un’invasione militare del Venezuela da parte degli Usa è in linea con la politica estera statunitense degli ultimi 70 anni”, ha detto.
“Gli Stati Uniti hanno già invaso il Venezuela con i gruppi sovversivi come la NED, che supportano la cosiddetta ‘opposizione democratica’ che cerca in realtà il rovesciamento violento di un governo normalmente eletto: si tratta di un grave crimine del diritto internazionale, di un golpe”, ha detto Pilger.
“E ‘improbabile che gli Stati Uniti invadano il Venezuela. Washington può invadere solo Paesi indifesi, e il Venezuela non è indifeso. Però almeno il mondo civile dovrebbe sostenere il governo di Caracas, che è sottoposto ad una ‘guerra di propaganda’ virulenta attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Se il Venezuela cade, cade l’intera umanità”, ha aggiunto Pilger.
(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Giuseppe Dibello)
Questo articolo è publicato in contemporanea da Contropiano e L’Antiplomatico.
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