Il lavoro degli operatori, affiancati da medici e chimici, è quello di andare nelle situazioni a rischio, come i rave party e le serate in discoteca, per informare i giovani sul pericolo delle droghe e offrire un controllo gratuito delle sostanze acquistate. “Ogni volta organizziamo un piccolo pronto soccorso con personale medico che sa come agire in caso di overdose – spiega Camoletto – poi, utilizzando un dispositivo laser portatile, diamo la possibilità ai ragazzi di verificare cosa ci sia dentro le pasticche che hanno comprato”.
Lo strumento di cui parla l’operatore è poco più grande di uno smartphone e utilizza un fascio di luce per capire quale sia la composizione di una pasticca: “Quando una persona ci porta una sostanza da analizzare, noi non la tocchiamo neanche – racconta Enrico Gerace, analista del centro antidoping Bertinaria – ma proiettiamo il nostro laser su una porzione del prodotto e nel giro di un minuto abbiamo il risultato”.
“Con questo metodo abbiamo scoperto più di 10 nuove droghe – spiega ancora Gerace – Ogni volta abbiamo allertato l’Istituto Superiore di Sanità e gli altri partner europei; così chi produce e commercia questa sostanza può essere fermato”. Tra le nuove sostanze scoperte c’è anche il metilone, una molecola che mima gli effetti dell’Mdma (il principio attivo dell’Ecstasy) ma ha un livello di tossicità maggiore e possibili effetti collaterali ancora ignoti. Le sostanze ancora legali che emulano le droghe già presenti sul mercato vengono sintetizzate per lo più nel sud-est asiatico e si riversano nel resto del mondo anche attraverso il dark web: “Adesso esiste un motore di ricerca sul deep web che si chiama Grams – racconta Camoletto – qui si possono trovare sempre nuove droghe con la descrizione delle molecole illegali che vanno a mimare”.
Per Angela Debernardis, direttrice del dipartimento delle dipendenze di Ivrea, la continuazione del progetto è fondamentale: “Anche noi collaboriamo con gli operatori del Baonps – spiega la direttrice – e abbiamo capito che esiste un mondo sommerso di consumatori senza nessuna idea delle sostanze che assumono; per questo la prevenzione è vitale”.
di Stefano Ciardi
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