L’operatore ferroviario
dovrà risarcire 100 euro a ognuno degli oltre 3mila aderenti all'azione
collettiva promossa da Altroconsumo. Dal 9 al 17 dicembre del 2012 gli
utenti avevano viaggiato tra gravi disagi. L'associazione: "Risultato
storico per i diritti dei pendolari e per le cause collettive in Italia".
La storia dei dissservizi risale alla fine del 2012. Dal 9 al 17 dicembre circa 700mila i pendolari furono costretti a subire “ritardi prolungati, cancellazione di corse, trasbordi da un convoglio all’altro, modifiche di itinerari, condizioni di sovraffollamento dei convogli”, corse dirottate e zero informazioni. Nella sentenza pubblicata il 25 agosto viene “riformata integralmente la sentenza di primo grado, riconoscendo la gravità dei disagi subiti circa cinque anni fa”, scrive in una nota Altroconsumo. Il presidente Paolo Martinello definisce la vittoria come “la prima class action in Italia che porta un risultato utile per migliaia di consumatori”. I disservizi patiti dagli utenti della compagnia ferroviaria per oltre una settimana – “giornate di caos”, le chiama Altroconsumo – nel dicembre 2012 “furono gravissimi: saltò tutto il sistema di trasporto su rotaie”.
La sentenza ha riconosciuto agli utenti danneggiati un risarcimento ulteriore e aggiuntivo all’indennizzo automatico previsto dal regolamento di servizio e già versato da Trenord. I 100 euro, infatti, sono “a titolo di danno non patrimoniale” per i 3.018 aderenti alla class action. Restano fuori circa altri 3000 aderenti a cui non è stato confermato il compenso perché “ritenuto prescritto in quanto in materia di trasporti il Codice Civile prevede un termine di prescrizione annuale“. Secondo Altroconsumo si tratta di un periodo “estremamente breve” e che “purtroppo ha impedito a una parte degli aderenti di far valere tempestivamente i loro diritti”.
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