L'annuncio dell'indagine blocca
un'operazione da 66 miliardi di euro, una delle maggiori nel comparto
agricolo, e la piu' grande acquisizione della storia da parte di un
gruppo tedesco. La decisione finale della Commissione europea e' attesa
per l'8
gennaio 2018.
Praticamente, con la fusione tra Bayer e Monsanto, tra DuPont e Dow Chemical e l'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina oggi il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi sono nelle mani di sole tre multinazionali
con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori.
La Coldiretti ha commentato positivamente la decisione della Commissione un'indagine approfondita sottolineando che la preoccupazione è reale anche per l'Italia. "Le recenti operazioni finanziarie hanno fatto nascere un vero e proprio oligopolio in un settore particolarmente sensibile come e' quella dell'agricoltura e dell'alimentazione - si legge in una nota -. La concentrazione nelle mani di poche multinazionali su mercati sensibili come quelli delle sementi - continua la Coldiretti - mette a rischio la sovranta' alimentare e la biodiversita' dei singoli Paesi.
Per l'Italia c'è la necessità di rafforzare il sistema dei Consorzi agrari che sono l'unica struttura degli agricoltori italiani in grado - afferma la Coldiretti - di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole. Oggi il sistema dei Consorzi agrari e' il riferimento di 300mila aziende diffuse capillarmente su quasi tutto il territorio con circa 1300 recapiti, comprese le aree piu'
difficili, a sostegno dello sviluppo e della competitivita' dell'agricoltura italiana, di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici. Anche grazie ai Consorzi agrari negli ultimi 20 anni l'agricoltura italiana - precisa Coldiretti - ha resistito e conquistato il primato europeo nella qualita' e nella sostenibilita' ambientale e puo' vincere in futuro con nuovi investimenti la sfida dell'agricoltura di precisione e dell'utilizzo dei big data. I Consorzi agrari - conclude la Coldiretti - hanno esteso la propria operativita', dall'innovazione tecnologica ai contratti di filiera, dalle agroenergie al giardinaggio, dalla fornitura dei mezzi tecnici alla salvaguardia delle sementi a rischio di estinzione.
gennaio 2018.
Praticamente, con la fusione tra Bayer e Monsanto, tra DuPont e Dow Chemical e l'acquisizione di Syngenta da parte di ChemChina oggi il 75% del mercato degli agrofarmaci e il 63% di quello delle sementi sono nelle mani di sole tre multinazionali
con un evidente squilibrio di potere contrattuale nei confronti degli agricoltori.
La Coldiretti ha commentato positivamente la decisione della Commissione un'indagine approfondita sottolineando che la preoccupazione è reale anche per l'Italia. "Le recenti operazioni finanziarie hanno fatto nascere un vero e proprio oligopolio in un settore particolarmente sensibile come e' quella dell'agricoltura e dell'alimentazione - si legge in una nota -. La concentrazione nelle mani di poche multinazionali su mercati sensibili come quelli delle sementi - continua la Coldiretti - mette a rischio la sovranta' alimentare e la biodiversita' dei singoli Paesi.
Per l'Italia c'è la necessità di rafforzare il sistema dei Consorzi agrari che sono l'unica struttura degli agricoltori italiani in grado - afferma la Coldiretti - di sostenere il potere contrattuale delle imprese agricole. Oggi il sistema dei Consorzi agrari e' il riferimento di 300mila aziende diffuse capillarmente su quasi tutto il territorio con circa 1300 recapiti, comprese le aree piu'
difficili, a sostegno dello sviluppo e della competitivita' dell'agricoltura italiana, di fronte al crescente strapotere delle multinazionali nel mercato dei mezzi tecnici. Anche grazie ai Consorzi agrari negli ultimi 20 anni l'agricoltura italiana - precisa Coldiretti - ha resistito e conquistato il primato europeo nella qualita' e nella sostenibilita' ambientale e puo' vincere in futuro con nuovi investimenti la sfida dell'agricoltura di precisione e dell'utilizzo dei big data. I Consorzi agrari - conclude la Coldiretti - hanno esteso la propria operativita', dall'innovazione tecnologica ai contratti di filiera, dalle agroenergie al giardinaggio, dalla fornitura dei mezzi tecnici alla salvaguardia delle sementi a rischio di estinzione.
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