Ciò che abbiamo
visto con i nostri occhi ieri a Piazza Indipendenza rappresenta un
salto di qualità preoccupante nella gestione della povertà e
dell'accoglienza a Roma e in Italia.
comunicato di Decide Roma
Se si voleva dare un segnale è
arrivato forte e chiaro. La responsabilità di quanto accaduto ricade su
tutti i livelli istituzionali, nessuno escluso: il Governo e il Viminale
che hanno agito per mano della prefetta Basilone, spazzando via
letteralmente i rifugiati accampati in piazza dopo il primo sgombero
come fossero rifiuti; Regione e Comune di Roma che dimostrano ancora una
volta di non avere né la volontà politica né la capacità di offrire
soluzione alcuna per la vera emergenza, quella sociale e democratica,
che si sta dando in tutto il paese Paese e, in forma esasperata, a Roma,
come dimostrano gli sgomberi dell'ultimo anno, non ultimo quello di
Quintavalle a Cinecittà. Le politiche abitative e di accoglienza sono
state semplicemente cancellate dall'agenda istituzionale romana.
Malgrado la
narrazione della stampa abbia colpevolmente riportato una realtà dei
fatti sistematicamente capovolta, le immagini dello sgombero di Piazza
Indipendenza parlano chiaro e rimarranno nella memoria collettiva come
la traccia più evidente di un paese avvelenato dal razzismo
istituzionalizzato e dalla guerra ai poveri.
Non possiamo
stare a guardare, la città solidale tutta deve dare una risposta chiara
di condanna e denuncia di quanto sta accadendo.
Corteo Sabato 26 agosto ore 16 da Piazza Esquilino
Siamo Tutti Coinvolti
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