Noi che parliamo di auto elettrica da sempre,
abbiamo spesso rivolto la nostra attenzione agli USA, vera fucina
dell’innovazione degli ultimi decenni. Anche in occasione del
(temerario?) annuncio fatto l’anno scorso da Obama con il quale il 44°
presidente USA annunciava di volere vedere nelle strade del suo paese un milione di auto elettriche entro il 2015, questa manifestazione di intenti è stata sottolineata più volte in questo sito.
Fonte www.tuttogreen.i
Eppure c’è anche un altro luogo nel mondo dove il futuro è adesso: la Cina,
con la sua crescita tumultuosa e contraddittoria, marcia verso il
futuro, a volte facendo segnare strappi vertiginosi con un presente che è
ancora parzialmente rurale.
E tra Cina ed auto elettrica sembra si stia instaurando un feeling particolare: se già oggi la più grande flotta di taxi elettrici si trova in una città Cinese, Shenzhen, questo promette di essere solo l’inizio della corsa verso una mobilità elettrica made in China.
E tra Cina ed auto elettrica sembra si stia instaurando un feeling particolare: se già oggi la più grande flotta di taxi elettrici si trova in una città Cinese, Shenzhen, questo promette di essere solo l’inizio della corsa verso una mobilità elettrica made in China.
E’ della scorsa settimana l’annuncio fatto dal Consiglio di Stato della Cina, secondo cui il dragone punta a vendere mezzo milione di auto ibride o elettriche entro il 2015 e ben 5 milioni entro il 2020.
In questo modo, il governo cinese punta ad abbassare il consumo medio dei veicoli circolanti, portandolo a 6,9 litri di carburante per 100 kilometri nel 2015 ed a 5 nel 2020.
In questo modo, il governo cinese punta ad abbassare il consumo medio dei veicoli circolanti, portandolo a 6,9 litri di carburante per 100 kilometri nel 2015 ed a 5 nel 2020.
Ma come conta di centrare l’ambizioso obiettivo la Cina?
Con un sistema integrato, che prevede un mix di incentivi individuali, l’installazione di una rete di ricarica capillare nelle grandi città, un programma di riciclo di batterie esauste e progetti pilota nelle principali metropoli.
Con un sistema integrato, che prevede un mix di incentivi individuali, l’installazione di una rete di ricarica capillare nelle grandi città, un programma di riciclo di batterie esauste e progetti pilota nelle principali metropoli.
Con questo, la Cina intende proporsi come punto di riferimento per l’intera industria delle auto elettriche, promuovendo i propri “campioni nazionali” specializzati nella produzione di questa particolare tipologia di veicoli.
E’
bene ricordare che già oggi la Cina è il primo mercato automobilistico
nel mondo e che secondo diversi studi di mercato, non ultimo quello del
Boston Consulting Group, entro il 2020 dovrebbe confermarsi come il primo mercato mondiale anche per le auto elettriche.
Fonte www.tuttogreen.i
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