domenica 13 maggio 2012

Cinque fiori per i Cinque

Cinque fiori per i Cinque
Continua in Italia la campagna per la liberazione dei Cinque cubani prigionieri negli Stati Uniti. Un incontro pubblico a Roma. Tra i relatori mons. Tarzia, un sacerdote che vuole sapere e vuole capire.
Venerdì 11 maggio nella sala della Provincia di Roma “Peppino Impastato”, a Palazzo Valentini ,si è svolto l’incontro politico e culturale “5 fiori per i 5” , nell’ambito della campagna internazionale il 5 per i 5 che ogni mese, in ogni parte del mondo, chiede la liberazione dei 5 rivoluzionari cubani ,detenuti ingiustamente da quasi quattordici anni nelle carceri nord-americane.

L’iniziativa promossa  dall’Associazione e rivista Nuestra America, con la collaborazione del Comitato Italiano Giustizia per i 5, Radio Città Aperta e del circolo dell'associazione Italia-Cuba "A. Mella", si è svolta  con una folta presenza dei compagni delle organizzazioni e associazioni organizzatori e co-organizzatori, del Consigliere politico dell’Ambasciata di Cuba, Vladimir Perez, di compagni del collettivo Militant, e con una numerosa presenza dei compagni della Rete dei Comunisti e del sindacato Usb.
L’incontro è stato introdotto dal compagno Roberto Battiglia a nome dell’Associazione e Rivista Nuestra America, che ha ricordato l’intenso percorso di lotta e il lavoro di informazione e  sensibilizzazione sulla vicenda dei 5 svolto dall’Associazione nell’ultimo anno,in particolare insieme al Comitato Italiano Giustizia per i 5, ed anche  l’importante e proficuo confronto avviato con le comunità cristiane di base, in molte parrocchie della Chiesa Cattolica in tutto il paese.
L’importanza e il grande successo di queste continue e partecipate iniziative è stata evidenziata dagli interventi di Padre Antonio Tarzia, Direttore della rivista Jesus e dal Prof. Luciano Vasapollo, Direttore della rivista Nuestra America e vice Presidente del Comitato Italiano Giustizia per i 5.
I due intellettuali hanno raccontato del loro articolato e molto significativo sul piano poltico-culturale viaggio a Cuba; infatti, grazie ai lunghi e consolidati rapporti di Vasapollo con le istituzioni culturali, politiche e governative cubane hanno ottenuto un graditissimo invito del Ministero della Cultura e dell’Istituto Cubano per l’Amicizia tra i Popoli, in occasione della recente visita del Papa Benedetto XVI.Una impegnativa settimana di lavoro durante la quale hanno svolto importanti incontri con Ministri, Vice Ministri, dirigenti del C.C. del Partito Comunista Cubano, intellettuali, economisti e hanno in particolare ricordato l’emozionante incontro con le madri e le mogli dei 5 eroi cubani.
Questi incontri , dibattiti, tavole rotonde,sono tutti riportati in un libro : “Una settimana a Cuba con il Papa, Raul, Fidel e tanti altri” ,edito da Jaca Book, che verrà pubblicato in questo mese di maggio, scritto a quattro mani dai due intellettuali,  che in maniera diversa sono “militanti di cultura , libertà e verità”, come ha voluto sottolineare da subito Padre Tarzia , aggiungendo con appassionata partecipazione la spiegazione dei grandi livelli culturali e sociali raggiunti da Cuba , oltre quelle nel campo dell’istruzione, della sanità e delle conquiste sociali, e ha ricordato come è lo Stato, il governo  a garantire questo con la gratuità dei servizi principali per tutti i cittadini .
Al rientro da Cuba, Padre Antonio Tarzia ha scritto tre bellissimi articoli su “Famiglia Cristiana” ,e sulle riviste paoline “Vivere in Armonia” e “Jesus”, che l’autore ha definito una testimonianza di verità , poiché oltre a raccontare l’importanza e la straordinaria accoglienza riservata al Pontefice nella sua visita ha evidenziato la bella e coinvolgente realtà socio-culturale di Cuba, quella che ha visto con i suoi occhi e che molti giornalisti anche di sinistra si ostinano a non voler vedere, o a nascondere.Con l’ironia e la saggezza che lo contraddistinguono, Don Antonio ha aggiunto che ancora non avevano messo il piede giù dall’aereo e già arrivavano notizie false  dalla stampa occidentale, che parlava di imponenti manifestazioni di dissidenti, delle quali in una settimana  invece non ne ha visto traccia.Al contrario si è detto colpito, non solo della straordinaria partecipazione del popolo cubano credente e non alle celebrazioni in corso, ma  anche della serenità dei cubani che a differenza di quanto avviene in occidente, semplicemente incrociando il loro sguardo durante le passeggiate per l’Avana, e senza conoscersi, ti regalano un sorriso e proseguono con il loro modo di camminare che somiglia a un ballo, magari canticchiando qualche ritmo caraibico, vivendo con il giusto disincanto i problemi e sapendoli affrontare con tenacia e dignità.
Il Prof. Vasapollo ha iniziato il suo intervento evidenziano il grande lavoro politico-culturale svolto insieme al Sacerdote, già da un anno e che li ha visti a dicembre ricevuti dal papa in una udienza in cui hanno potuto consegnare una lettera del professore sul caso dei 5 cubani. Vasapollo ha sottolineato il sentimento di reciproca stima ed amicizia, testimoniato anche dalle continue battute che si fanno, uno verso l’altro, tra Peppone e Don Camillo , così soprannominati a Cuba anche nei dibattiti pubblici e parlando con tanti alti rappresentanti delle istituzioni cubane di temi impegnativi  di politica,  religione e del profondo senso della spiritualità anche laica e dei non credenti.Il Prof. Vasapollo ha espresso grande soddisfazione per gli evidenti sviluppi positivi trovati nell’isola sul cammino dell’applicazione concreta delle Linee di attualizzazione delle politiche economico-sociali nei processi della pianificazione socialista ; si è detto inoltre profondamente soddisfatto per i risultati della visita a Cuba di Benedetto XVI e ha ricordato il grande valore delle parole pronunciate dal Pontefice perché cessi l’ingiustificabile e odioso bloqueo imposto al popolo cubano dagli Stati Uniti da più di cinquanta anni. Ha continuato esortando la stampa di sinistra a prendere esempio da Padre Tarzia, e a riconoscere il grande cammino compiuto dalla Rivoluzione cubana, esempio e motore di progresso e di emancipazione di tutto il continente latino-americano. E ha ribadito che moltiplicheremo i nostri sforzi e la nostra mobilitazione fino a che i 5 compagni cubani non torneranno liberi nella loro patria.
L’appassionato incontro si è svolto in una bella sala, interamente occupata dai tanti presenti, di un antico palazzo romano impreziosito dalla stupenda mostra di pittura “omaggio floreale ai cinque” realizzata da Luciano Fabbrizio;e accanto a una bandiera di Cuba  il pubblico ha assistito ad una toccante recitazione delle emozionanti poesie della raccolta  “le maschere perse” scritte dalla poetessa Donatella Calì , e dedicate ai 5 patrioti cubani e alle loro famiglie. A tarda sera la riuscitissima e coinvolgente iniziativa si è conclusa con la bella esibizione del Duo Enrico Petrucci ed Emanuele Inserto, che con l’esecuzione di alcuni brani musicali cubani e latino-americani hanno fatto avvicinare tutti i presenti al clima e allo spirito dei  “ Ritmi della Isla Grande”.
La serata si è conclusa con un annuncio di Luciano Vasapollo che ha dato appuntamento per tre importanti nuove iniziative di lotta e informazione nel prossimo mese di giugno, con al centro la presentazione del libro appena scritto sul viaggio a Cuba…e con Padre Tarzia con  la spilla simbolo della campagna per  la libertà dei 5 appuntata sul bavero della giacca, regalata dal compagno Franco Forconi.

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