Alemanno è debole, e i fascisti de La Destra se ne approfittano. Per ricordargli la sua promessa, finora disattesa, di intitolare una via a Giorgio Almirante hanno "intitolato" 50 strade della capitale all'ex repubblichino poi segretario del MSI. Ennesima provocazione fascista nella Capitale. Nel corso di un lungo blitz notturno i militanti de La Destra capitanata da Francesco Storace hanno «cambiato» i nomi di cinquanta strade e piazze di Roma intitolandole - con alcuni adesivi - a Giorgio Almirante, fondatore e segretario del partito neofascista Movimento Sociale Italiano di cui oggi ricorre l'anniversario della morte. L'iniziativa tende a operare nuove pressioni sul sindaco 'amico' Gianni Alemanno che pur avendo promesso ai suoi l'intitolazione di una via della capitale al discusso leader politico - attivo nella repressione dei partigiani durante la Repubblica di Salò e redattore della rivista razzista La Difesa della Razza - sta cercando di guadagnare un po' di tempo affermando che procederà «solo quando l'approfondimento storico e il dibattito civile e culturale permetteranno a tutti di comprendere il reale significato del percorso storico-politico di Giorgio Almirante» (!).
«Le nostre azioni vogliono rinfrescare la memoria del sindaco Gianni Alemanno che più di tre anni fa aveva promesso l'intitolazione di una via a quello che è stato il padre della destra italiana e che oggi sono rimaste parole al vento - afferma in una nota il segretario romano dell'organizzazione giovanile de La Destra, Gioventù Italiana, Gianluigi Limido -: Alemanno ha dimostrato di non essere coerente con se stesso e con la sua storia politica che lo ha visto militare proprio nelle file dell'Msi di Almirante. Vogliamo che la Capitale riconosca il grande valore politico del leader storico del Movimento Sociale Italiano, perchè se questa possiamo chiamarla democrazia, è anche merito di Giorgio Almirante che contro ogni avversità del sistema di allora, riuscì a far in modo che noi, giovani d'oggi, potessimo esprimere la nostra idea. Continueremo - conclude Limido - a chiedere che venga reso omaggio a quel grande Italiano che non solo ha difeso un'idea in anni difficili, ma ha molto contribuito alla pacificazione politica del nostro Paese».
Della serie: anche se sei fascista, c'è sempre qualcuno che è più fascista di te...
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