domenica 20 maggio 2012

Giochi olimpici 2012: condizioni disumane nelle fabbriche

Play Fair 2012

Fonte: you-ng.it | Autore: viviana passaretti
Gli organizzatori dei Giochi Olimpici hanno studiato le condizioni di lavoro in due fabbriche (Wenlock e Manderville) che in Cina producono le mascotte olimpiche grazie ad un lavoro effettuato sotto copertura che ha evidenziato le condizioni disumane a cui erano sottoposti i lavoratori obbligati a turni estenuanti di 18 ore, sette giorni su sette, a fronte di una paga ridicola pari a 27 dollari a settimana, a cui era impedito di far parte di sindacati nonché privi di mezzi e formazione sulla sicurezza.
Il Comitato Organizzatore ha così deciso di aderire alla campagna Play Fair, una iniziativa coordinata da federazioni sindacali internazionali e ONG (Organizzazioni Non Governative), in particolare l'nternational Trade Union Confederation, l'International Textile, Garment and Leather Workers' Federation, la Clean Clothes Campaign e il Building and Wood Workers' International.
Play Fair 2012 da un lato intende denunciare l'illegalità del mancato rispetto dei diritti dei lavoratori impegnati nella realizzazione di giocattoli, oggettistica varia, cappellini e T-Shirt ispirati all'importante kermesse, dall'altro vuole sensibilizzare i brand internazionali di indumenti sportivi e tutte le ditte affinché si oppongano all'utilizzo di forme di lavoro non regolari.
Dando seguito all'innovativo accordo siglato, gli organizzatori dei Giochi Olimpici hanno pubblicato i nomi e gli indirizzi delle fabbriche che nel Regno Unito ed in Cina producono i gadget della manifestazione per verificare che i diritti dei lavoratori per Londra 2012 siano rispettati e, dunque, in linea con gli standard stabiliti nel codice etico redatto ad hoc nonché con le leggi nazionali.
Il Comitato Olimpico Internazionale, nello specifico, chiede di:
• Riconoscere pubblicamente la necessità di porre fine allo sfruttamento e all'abuso dei lavoratori coinvolti nella produzione di abiti e calzature sportive e di beni promozionali;
• Includere il principio del rispetto dei diritti dei lavoratori nella Carta Olimpica e nel Codice Etico del CIO;
• Porre la ratifica e l'applicazione degli standard internazionali del lavoro quale condizione qualificante per la scelta del Paese ospitante;
• Obbligare i Comitati Nazionali a richiedere il riconoscimento degli standard internazionali a tutte le aziende che producono beni e servizi per i giochi;
• Facilitare la condivisione delle conoscenze sulla sostenibilità e sull'etica tra i vari Comitati Nazionali cosicché le migliori pratiche si implementino ogni volta;
• Sovraintendere un meccanismo di reclamo che possa essere usato da qualsiasi lavoratore e sindacato coinvolti nella produzione di beni e servizi per i giochi olimpici.
I Comitati Organizzatori Nazionali dei Giochi Olimpici, dal canto loro, devono:
• Garantire contratti con licenziatari e sponsor dei Giochi che comprendano obblighi legali a riconoscere gli standard lavorativi internazionali e predisporre i passi per monitorare e sanzionare eventuali violazioni;
• Rendere nota l'ubicazione dei siti di produzione dei beni olimpici e assicurare che tale richiesta sia inclusa nei contratti con i licenziatari;
• Lavorare con i licenziatari per indagare e porre rimedio alle violazioni scoperte negli ambienti di produzione.
I Licenziatari olimpici, inoltre, devono:
• Impegnarsi pubblicamente a rispettare gli standard lavorativi riconosciuti a livello internazionale per tutti i lavoratori della catena di fornitura;
• Includere nei loro contratti con i fornitori la richiesta di soddisfare gli standard lavorativi;
• Lavorare con i fornitori e con i sindacati per assicurare l'applicazione degli standard e contrastare eventuali violazioni;
• Impegnarsi a garantire a tutti i lavoratori impegnati nelle loro produzioni un salario dignitoso;
• Supportare la creazione di un clima positivo in cui i lavoratori si sentano liberi di riunirsi e organizzarsi in unioni sindacali;
• Eliminare l'uso di contratti a breve termine e garantire la sicurezza lavorativa;
• Costruire relazioni di lungo termine con le fabbriche fornitrici Wenlock e Mandeville
Tale campagna è certamente un passo importante e significativo, l'allarme resta alto, ma c'è da augurarsi che ognuno di noi si ponga qualche domanda in più al momento dell'acquisto dei gadget più svariati.

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