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venerdì 18 gennaio 2019
Ambiente & Clima e le solite sciocchezze...L’Antartide si scioglie sempre più velocemente. E le conseguenze sono già irreversibili.
Secondo Eric Rignot, autore principale dello studio, la perdita di massa della calotta e il contributo all’aumento del livello medio del mare misurati durante lo studio non sono altro che la punta dell’iceberg del problema. Infatti, a causa del riscaldamento terrestre, sempre maggiori quantità di calore saranno inviate verso l’Antartide, contribuendo allo scioglimento della calotta antartica e quindi, conclude il ricercatore, dobbiamo aspettarci un aumento di molti metri del livello del mare nei prossimi secoli.
Temperature dell’oceano più alte di sempre
Queste previsioni sono confermate da un rapporto redatto da un team di ricerca internazionale e pubblicato il 16 gennaio sulla rivista Advances in Atmospheric Research, che mostra come il 2018 sia stato l’anno più caldo mai registrato per l’oceano globale. L’aumento di calore nel 2018 rispetto al 2017 è stato di circa 388 volte superiore alla produzione totale di elettricità della Cina nel 2017 e circa 100 milioni di volte in più rispetto alla bomba di Hiroshima.
I ricercatori pronosticano chela quantità di calore oceanico continuerà a salire, determinando un aumento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai e l’espansione termica dell’acqua. Questo determinerà a sua volta tutta una serie di conseguenze a cascata, come ad esempio la contaminazione di pozzi d’acqua dolce con acqua salata e impatti negativi sulle infrastrutture costiere, tempeste e più intense e la morte dei coralli. Il riscaldamento terrestre ha già causato delle conseguenze irreversibili, come la perdita di massa della calotta glaciale antartica, destinata ad accentuarsi nel futuro.
Per Lijing Cheng, autore principale del rapporto e ricercatore presso l’International Center for Climate and Environment Sciences dell’Accademia cinese delle scienze a Pechino, i nuovi dati pubblicati nel rapporto, insieme al ricco corpus di pubblicazioni scientifiche già esistenti, servono come ulteriore avvertimento sia ai governi che al pubblico in generale che stiamo vivendo un inevitabile riscaldamento globale. È necessario, dice il ricercatore, mettere in atto subito delle azioni di mitigazione per ridurre al minimo le future tendenze al riscaldamento.
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