È diventata un'icona della
lotta contro i cambiamenti climatici per aver manifestato, da sola, ogni
settimana davanti al Parlamento svedese, allo scopo di sensibilizzare
la politica e l'opinione pubblica mondiale sui disastri dell'ambiente.
Oggi ha parlato davanti ai potenti dell'economia.
Greta non prende più l’aereo per alleggerire la sua impronta ecologica, e ha convinto persino la madre, cha fa la cantante lirica, a imitarla. Tutta la famiglia è diventata vegetariana, come lei. E insieme ad altri attivisti giovanissimi che l'hanno seguita qui, Greta dormirà non in albergo o in un appartamento, come tutti i partecipanti del Forum, ma in una tenda montata accanto al leggendario Schatzalp, l’albergo della “Montagna incantata” di Thomas Mann. La ragazza svedese diventata famosa in tutto il mondo per i suoi scioperi scolastici contro i cambiamenti climatici e i suoi sit-in davanti al parlamento svedese ha scandito che siamo a 12 anni da una catastrofe, "dall'essere incapaci di correggere i nostri errori". Anche qui a Davos ha rinnovato la sua richiesta ai politici, ai banchieri, agli assi dell’economia e della finanza, chi potrebbe davvero cambiare le cose: "dobbiamo ridurre la produzione di C02 del 50%". E al momento dell’affondo, gli occhi che saltavano nervosamente dal foglio alla platea hanno indugiato qualche istante in più sul pubblico: "Non voglio che speriate, vi voglio vedere nel panico. Voglio che sentiate quello che sento io tutti i giorni".
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